L'attacco del Toro va rinforzato senza rischiosi stravolgimenti

Come completare il reparto offensivo dipenderà molto dalla decisione di società e allenatore di mettere al centro del progetto Quagliarella e Maxi Lopez oppure no.
18.06.2015 13:32 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
L'attacco del Toro va rinforzato senza rischiosi stravolgimenti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il punto è: quanto si crede e di conseguenza si vuole puntare su Quagliarella e Maxi Lopez. I due attaccanti non sono più dei ragazzini, hanno rispettivamente 32 (31 gennaio 1983) e 31 (3 aprile 1984) anni, ma neppure dei matusa avviati verso la pensione. La passata stagione hanno dimostrato che insieme, o anche separatamente, danno un contributo prezioso e il Torino ne ha beneficato eccome. Tenendosi stretti nelle considerazioni un altro anno a buoni livelli sicuramente lo possono garantire, se viene loro accordata fiducia e se la squadra li supporta, magari un po’ di più di quello che ha fatto quest’anno. Su questo bisogna essere onesti, perché in certi frangenti i due sono stati riforniti di palloni giocabili un po’ troppo poco e in parecchie occasioni hanno dovuto arretrare il loro raggio d’azione per andare a prendersi la palla.

 

Puntando con decisione su Quagliarella e Maxi Lopez il Torino avrebbe bisogno di rinforzare il reparto senza stravolgerlo, basterebbe un attaccante alla Martinez che però inquadri meglio lo specchio della porta e magari con qualche centimetro di più, in modo da avere maggiori chance di non essere quasi sempre sovrastato da difensori e centrocampisti avversari. E infine per completare la rosa degli attaccanti altri due giocatori: un giovane di prospettiva e uno più esperto che in caso di bisogno sia in grado di andare in campo senza destare l’apprensione dei tifosi, perché sanno già che oltre all’impegno non può garantire molto altro poiché difficilmente segnerà.

 

Uno Zapata a prezzi ragionevoli ci può benissimo stare, un El Shaarawy anche sulla carta, ma l’ingaggio è assolutamente fuori dai parametri del Torino e ammesso e non concesso che il Milan se ne voglia privare e che si accolli parte degli emolumenti come s’inserirebbe nello spogliatoio? Chi dovrebbe lasciargli il posto fra Quagliarella e Maxi Lopez? Come Ventura riuscirebbe a gestire i tre? Bisogna sempre ricordare che il Torino giocherà in campionato e in Coppa Italia, ma si sa che quest’ultima competizione diventa interessante come vetrina solo nelle fasi finali e non essendoci coppe internazionali quali spazi da protagonisti possono ritagliarsi tre giocatori che sono a tutti gli effetti titolari se hanno a disposizione solo due posti? La staffetta alla fine paga veramente o toglie possibilità e finisce per penalizzare la squadra?

 

Non è una discussione sul sesso degli angeli quella sulla fiducia che si vuole dare in concreto a Quagliarella e Maxi Lopez, non si tratta solo di rispetto nei confronti di due professionisti perché in ballo ci sono i risultati del Toro. E’ inutile sprecare parole sul fatto che anche centrocampisti e difensori devono contribuire a segnare, le fortune di qualunque squadra passano dai gol degli attaccanti e al Torino lo sanno benissimo: con Immobile, capocannoniere, e Cerci la squadra è arrivata settima, con i preziosissimi gol di Glik e le troppe poche reti segnate da Martinez e Amauri nona. Per non infierire sorvoliamo sul fatto che in estate dirigenti e allenatore avevano deciso di completare il reparto offensivo con Larrondo, poi mandato via in prestito a gennaio, e Barreto, tenuto fuori rosa per mesi.