L'Ascoli si avvicina e i guai non mancano

Granata a un bivio: vincere e continuare a respirare o trovarsi invischiati nella lotta per non retrocedere. La tonsillite con febbre alta di Pagano complica le scelte a centrocampo di Lerda.
24.03.2011 14:00 di  Elena Rossin   vedi letture
L'Ascoli si avvicina e i guai non mancano
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© foto di Alberto Mariani

L’importanza della gara nelle Marche è cruciale, varrà veramente l’intera stagione. La classifica del Torino parla chiaro a dieci turni dalla fine: si è a un bivio. Nelle ultime giornate i granata sono stati in bilico grazie ai risultati delle altre squadre, visto che loro hanno collezionato quattro sconfitte consecutive. Ma pensare che questa situazione così precaria possa continuare ad esistere è fuor di luogo. Chi sta fermo inesorabilmente finisce per sprofondare nella melma dei playout. Non si vuole creare pressione o allarmismi, ma semplicemente dire la verità.

Mancano sessantasei giorni al 29 maggio, data dell’ultima partita di campionato che vedrà impegnato il Torino all’Olimpico con il Padova. In questo lasso di tempo i granata giocheranno cinque volte in trasferta (Ascoli, AlbinoLeffe, Modena, Siena e Empoli) e cinque volte in casa (Grosseto, Reggina, Piacenza, Triestina e Padova). Guardando la classifica oggi e ricordando che l’Ascoli deve recuperare la partita con il Crotone il Toro dovrà vedersela con cinque squadre che hanno meno punti (Ascoli, AlbinoLeffe, Modena, Triestina e Padova), una, il Piacenza, che ha gli stessi punti e quattro che ne hanno di più (Grosseto, Reggina, Siena e Empoli). Anche chi non si interessasse al calcio e quindi non ne conoscesse le dinamiche concluderebbe che il cammino del Torino non è agevole.

Oltre ad un cammino non agevole i granata devono fare i conti con la mala sorte, ovvero l’infermeria che non solo non si svuota (Garofalo, De Vezze, Iunco e Sgrigna), ma accoglie nuovi elementi. Pagano ha la tonsillite con febbre alta, il rischio che non possa seguire i compagni ad Ascoli c’è e se anche dovesse farcela sarebbe debilitato e quindi qualora dovesse scendere in campo, anche solo per uno spezzone di partita, non garantirebbe la massima efficienza. A questo vanno aggiunti Lazarevic squalificato e Cavanda impegnato con la nazionale. Lerda si ritrova quindi a dover per l’ennesima volta inventarsi una formazione, schierando qualche giocatore non nel suo ruolo naturale. La probabilità di vedere al del Duca D’Ambrosio avanzato sulla fascia destra di centrocampo, come provato nella partitella di ieri con gli Allievi, è alta. Se a destra la quadra è trovata, a sinistra la situazione è più complicata: il mister può contare solo su giocatori non in grado di garantire i novanta minuti quindi sarà costretto a cambi, infatti a disposizione ci sono Gasbarroni e Gabionetta. In mezzo al campo De Feudis e Budel dovrebbero essere i titolari e Obodo e Zanetti dovranno farsi trovare pronti a subentrare e anche ad adattarsi a giocare laterali, qualora la necessità lo imponesse.