L'arte della creazione. Il caso Diana

29.11.2008 08:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
L'arte della creazione. Il caso Diana
TUTTOmercatoWEB.com

Venerdì, sotto la copiosa nevicata torinese, è scoppiato, poi rientrato, il caso Aimo Diana. Un quotidiano torinese di portata nazionale titolava che il centrocampista, stufo di fare il terzino, avrebbe dato l'ultimatum al Toro, perchè voleva tornare a giocare da centrocampista. Poche ore dopo arrivava in sala stampa il giocatore stesso, accompagnato da De Biasi, per smentire quando uscito sul giornale in questione, notizia ripresa da tutti, compresa la nostra testata. Questa è l'arte dello scoop torbido.

Chiariamo, in genere quando si scrive qualcosa, un velo di verità c'è sempre, ma un malumore, che in un certo senso può avere una base fondata, non deve subito diventare un caso, così una confidenza non deve diventare una notizia, ma restare un bagaglio di conoscenza personale. Come ha detto Gianni Minà ieri sera  nella trasmissione della Dandini, è diventato amico di Maradona per la lealtà. La notizia non deve mai travalicare il rispetto per la persona. Purtroppo non sempre è così ed i calciatori, super pagati, spesso sono considerati merce da manipolare a piacimento. Diana, senza la sua pronta smentita, sarebbe passato per spergiuro e la gente avrebbe cominciato a mormorare: "Non s'impegna perchè vuole andarsene".

Qualche anno fa, in pieno "regime" cimminelliano, il capro espiatorio dei problemi della squadra fu individuato in Mauro Bonomi. Il giocatore fu invitato da una parte della tifoseria a non scendere dal bus della squadra durante la presentazione al Primo Nebiolo di Torino, prima di partire per il ritiro estivo. Distorcere le cose crea anche problemi personali ai giocatori, come successe all'ex di turno di questa settimana, Simone Vergassola, che praticamente scappò da Torino dopo aver ricevuto della minacce. All'epoca aveva una bambina piccola e stare a Torino poteva essere pericoloso. Per questo quando si dà una notizia bisogna sempre pensarci non due, ma tre volte, chiarendo con se stessi se può danneggiare o meno una persona.

Con ciò Diana terzino non convince del tutto, tuttavia sarà un problema di De Biasi, se lo vede bene in quel ruolo e Diana è d'accordo va bene così. Anche se stravolgere troppo i ruoli crea confusione e perdita d'identità nel singolo.