Juric: "Setti un presidente eccezionale, stando nel budget lasciava a me e al direttore fare ciò che ritenevamo: mi auguro che possa accadere anche qui al Torino"
La società ha capito che il mercato in uscita è fondamentale per quello in entrata? E' una delle domande che è stata fatta al mister del Torino Ivan Juric in conferenza stampa poco fa alla vigilia della partita con l'Hellas Verona, squadra che lui aveva allenato nelle due stagioni precedenti prima di approdare in granata. E il tecnico croato ha risposto così: "Poche volte ho trovato una disponibilità come quella che c'è in questa squadra, bisogna avere rispetto. Poi si fanno scelte tecniche. Ho detto mille volte quali sono le mie idee. A Verona ero ben compreso, mi auguro che questo possa accadere anche qui al Torino".
E SUL PRESIDENTE DEL VERONA SETTI - "E' stato un presidente eccezionale. Non è stata solo una questione di risultati, ma il modo di lavorare. Ha permesso a me e al direttore di fare ciò che avevamo in testa. Abbiamo cambiato la mentalità e i metodi coinvolgendo tante persone. Potevamo fare quello che volevamo stando nel budget: lo ringrazierò a vita. Con il direttore la pensavamo nello stesso modo ed è cosa difficile che accada. Abbiamo messo passione e amore e partendo da zero abbiamo costruito qualche cosa di fantastico. Trovare un presidente come Setti è difficile. Vedremo se anche qui riusciremo a replicare "
SUL RAPPORTO CON VAGNATI - "Io e D'Amico abbiamo fatto grandi cose insieme, non mi è mai capitato di trovare un direttore come lui. All'inizio lui era giovane, poi il rapporto è diventato bellissimo e bastava uno sguardo per capirci. Con Vagnati dobbiamo imparare a capirci e a fare le cose. Andiamo d'accordo professionalmente. D'Amico è mio fratello, con Vagnati vorrei creare un rapporto importante per il bene della società".