Iniziano i test verità per le ambizioni del Torino
Tre partite in sette giorni, la prima in casa con la Sampdoria e poi due trasferte con Udinese e Juventus, per il Torino questo trittico è già un primo esame dopo l’avvio positivo del campionato che ha fruttato ai granata sette punti derivanti dal pareggio al Dall’Ara con il Bologna e le vittorie al Grande Torino Olimpico con il Sassuolo e al Vigorito con il Benevento. Nella prossima settimana ci sarà un crescendo di difficoltà. La Sampdoria è in salute ha vinto le prime due gare e non ha disputato la terza a causa dell’allerta meteo su Genova, quindi si può dire che sia alla pari con i granata. L’Udinese ha soli tre punti in classifica e aveva perso con Chievo e Spal vincendo poi con il Genoa, ma è sempre una formazione ostica da affrontare in trasferta. La Juventus, avrà anche qualche problema quando gioca in Champions, però, in campionato rimane comunque la squadra da battere, infatti, è prima in classifica, insieme a Napoli e Inter, a punteggio pieno e ha già avuto la meglio su Cagliari, Genoa e Chievo e ad espugnare l’Allianz Stadium, già Juventus Stadium, è sempre un’impresa per qualunque avversario e ci sono riusciti in campionato soltanto l’Udinese (23 agosto 2015), la Sampdoria (6 gennaio 2013) e l’Inter (3 novembre 2012).
Il Torino ha ambizioni europee e per raggiungere questo obiettivo deve necessariamente disputare un campionato all’insegna della continuità dei risultati positivi ad iniziare dalle squadre meno forti e proseguendo con quelle di pari valore e cercando di conquistare punti anche con le più attrezzate di lui. La Sampdoria rientra nella seconda categoria, almeno per quanto si è visto finora, ed ha come traguardo stagionale lo sesso dei granata. Pensare che domenica per il Torino sarà una passeggiata contro i blucerchiati è assolutamente sbagliato. Prima di tutto ci sarà da testare la difesa che fino ad oggi è stata ben blindata, un solo gol al passivo quello messo a segno da Di Francesco del Bologna. Poi si dovrà verificare la tenuta del centrocampo nella doppia fase difensiva e offensiva e nel saper dettare i tempi giusti di gioco. Infine, sotto la lente d’ingrandimento ci sarà l’attacco che è considerato di prim’ordine e che ha già realizzato quattro reti, due Ljajic e una a testa per Belotti e Falque, che si sommano a quella del centrocampista Obi. Battere la Sampdoria non vuole solo dire incamerare altri tre punti utili per rimanere in scia alle prime, cosa già di per sé molto importante, ma significa anche dare una prima spallata a una diretta concorrente, aumentare la propria autostima e mettere in guardia tutte le altre squadre sul valore del Toro.