Infinita la telenovela su Verissimo. Arrivasse al Torino quanta pressione su di lui
Non c’è giorno che la trattativa o, meglio, la telenovela che coinvolge Lucas Verissimo non si arricchisca di qualche particolare che anziché sbrogliare l’intrigo lo complica ulteriormente. Il Torino ci crede proprio in questo giovane, compirà ventitré anni il due luglio prossimo, difensore centrale brasiliano, infatti, dopo il direttore sportivo Petrachi ha mandato in Brasile un emissario per cercare di sbloccare la situazione dopo che il Olympique Lyonnais sembrava a un passo dall’aggiudicarsi il calciatore con l’offerta di nove milioni di euro. Ed ecco che subito si materializza un colpo di scena: il presidente del Santos, Peres, volendo monetizzare il più possibile la cessione, ha alzato la posta e detto che il cartellino del giocatore adesso costa quindici milioni di euro, fino a poco tempo fa, invece, affermava che ne costava ben cinque in meno. Nel frattempo trapela che Lucas sia desideroso di trasferirsi in Italia e non in Francia. Si sa che le dinamiche delle trattative del calciomercato sono infinite, quindi, è d’obbligo armarsi si santa pazienza.
Ammettendo che alla fine Verissimo diventi un giocatore del Torino tutto questo bailamme che si è creato attorno a lui rischia di creare un bel fardello di pressione sul ragazzo. Non va dimenticata al sua giovane età e, soprattutto, che non ha mai giocato se non in patria. Tutto questo potrebbe non agevolare il suo inserimento in un calcio completamente diverso, sia in campo sia in allenamento, tanto più che non arriverebbe come giovane da inserire con il tempo, ma per avere una maglia da titolare. Certo la preparazione estiva e il ritiro gli darebbero il tempo per ambientarsi, ma si tratta di un mese e mezzo circa prima dell’inizio del campionato. Tempo sì, quindi, ma non poi così tanto. Il giocatore dovrà essere tanto bravo da inserirsi alla svelta e Mazzarri e i compagni dovranno agevolarlo il più possibile per non correre il rischio che passi dall’essere un potenziale buon giocatore, sul quale evidentemente la società con l’avvallo del mister punta, a una scommessa non vinta.