Immobile-Belotti con la Fiorentina i tre indizi che faranno la prova?
Agatha Christie diceva che: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. Immobile e Belotti con il Frosinone hanno giocato per la prima volta insieme e il risultato è stato vittoria del Torino e un gol per Ciro e due per Andrea. Il primo indizio. I due quattro giorni dopo sono scesi ancora in campo uno a fianco dell’altro con il Sassuolo e per il Torino è stato pareggio con gol di Belotti. Il secondo indizio che fa la coincidenza. Domenica, quindi a distanza di altri quattro giorni, il Torino affronterà la Fiorentina e dovrebbe concretarsi il terzo indizio che costituisce la prova, ossia che la coppia d’attaccanti formata da Immobile e Belotti è quella giusta che serve al Torino.
Dovrebbe perché tutto dipenderà da Ventura: sta a lui decidere se continuare a percorrere la strada intrapresa e testare per la terza volta consecutiva in otto giorni l’intesa sportiva che sta nascendo sul campo fra Immobile e Belotti. I due svariano molto su tutto il fronte d’attacco e sono riusciti a mettere in difficoltà sia il Frosinone sia il Sassuolo perché sfruttando la loro velocità e non dando punti di riferimento agli avversari riescono a creare varchi nelle difese altrui che sfruttano in prima persona o per i compagni creando la superiorità numerica. Immobile nel secondo tempo con il Sassuolo è apparso meno brillante che nel primo questo perché nel Siviglia giocava poco e non era quasi mai utilizzato da titolare, mentre appena è ri-approdato in granata subito è stato utilizzato per due intere partite consecutive.
Ragionando all’insegna della prudenza verrebbe da ipotizzare di concedere un po’ di riposo a Immobile con la Fiorentina, ma allo stesso tempo quest’idea fa venire l’orticaria. Ciro è giovane, è un calciatore professionista perché mai dovrebbe non essere in grado di disputare tre partite in otto giorni? La prudenza in assoluto è una delle quattro virtù cardinali e nella filosofia di Platone è la saggezza che è la virtù dell’anima razionale, quindi andrebbe seguita. Il calcio è razionale, ma anche istintivo e non è raro che premi chi ha il coraggio di osare, di andare oltre l’ostacolo. Ecco il motivo che dovrebbe spingere Ventura a riproporre anche con la Fiorentina la coppia d’attacco formata da Immobile e Belotti perché il loro connubio, parso sin dagli albori promettente, non resti né un indizio, né una coincidenza, ma diventi la prova che è ciò che serviva al Torino per risollevarsi.