Il Toro è di nuovo padrone del proprio destino: battere l’Inter garantirà l’8° posto

29.05.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Esultanza Torino
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Lassù qualcuno ama il Toro. La Dea Bendata si è ricordata dei granata e ha compensato il doppio torto nella gara con il Monza quando non furono dati ben due rigori alla squadra di Juric per i falli subiti da Ricci e Karamoh. E così nella penultima giornata dopo che il Torino aveva fatto il suo vincendo nell’anticipo del sabato con lo Spezia sono arrivati la sconfitta del Monza con il Lecce, i salentini hanno raggiunto l’aritmetica salvezza, quindi c’è stato il sorpasso da parte dei granata e il pareggio del Bologna col Napoli, i felsinei avevano gli stessi punti in classifica dopo la 36ª giornata e ora sono sotto di due. Il Torino quindi è tornato ad essere padrone del proprio destino perché se batterà l’Inter si garantirà l’8° posto: anche se la Fiorentina vincesse con il Sassuolo pur arrivando a quota 56, come i granata, per la classifica avulsa, avendo negli scontri diretti racimolato solo un punto a fronte dei 4 della banda Juric, sarebbe nona.

Il Torino alla fine del girone d’andata, quando la Juventus fu penalizzata di 15 punti per la questione plusvalenze, si trovava all’8° posto, poi ai bianconeri fu sospeso il -15 e alla 31ª giornata era 11° e a seguire con i 10 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d’Appello alla squadra di Allegri alla 36ª giornata occupava il 9° posto con Fiorentina e Bologna. Un saliscendi dovuto in parte alle questioni della Juventus, ma non meno ai propri risultati di sicuro un po’ altalenanti, ma senza mai demordere dal provare a riprendersi la possibilità di lottare fino alla fine per quel famoso 8° posto che potrebbe significare preliminari di Conference League, se l’Uefa dovesse escludere dalle competizioni internazionali la Juventus, che a una giornata dalla fine del campionato occupa il 7° posto con 59 punti ed è quindi irraggiungibile. Nel caso i bianconeri vincessero con l’Udinese e facesse altrettanto la Roma, avanti di un punto, per regolamento, stante la vittoria della Coppa Italia da parte dell’Inter che è fra le prime sei, in Conference accederebbero loro: in Champions le prime quattro. La quinta in Europa League con la vincitrice della Coppa Italia. La sesta in Conference League. Se la vincitrice della Coppa Italia è fra e prime sei in Conference va la settima. E lo stesso discorso varrebbe se al 7° posto arrivassero la Roma o l’Atalanta, che hanno oggi rispettivamente 60 e 61 punti e dovranno affrontate Spezia e Monza.

Il Torino parte da una situazione di relativo vantaggio su Fiorentina, Monza e Bologna che deve quindi sfruttare. Oltretutto l’Inter, che il 10 giugno disputerà la finale di Champions League contro il Manchester City, forse non sarà concentrata al 100% sul campionato forte anche di essere certa di chiudere il torneo fra le prime quattro e di conseguenza aver un posto assicurato nella prossima Champions. I granata hanno però l’obbligo di invertire il trend delle partite in casa, 22 i punti conquistati, finora poco gratificante rispetto a quanto fanno in trasferta, il bottino è di 31 con 9 vittorie (Monza, Cremonese, Udinese, Fiorentina, Lecce, Lazio, Sampdoria, Verona e Spezia), 4 pareggi (Roma, Salernitana, Empoli e Sassuolo) e 6 sconfitte (Atalanta, Inter, Napoli, Bologna, Milan e Juventus), 27 reti realizzate e 22 subite. Al Grande Torino invece solo 5 vittorie (Lecce, Milan, Sampdoria, Udinese e Bologna), 7 pareggi (Lazio, Empoli, Verona, Cremonese, Salernitana, Monza e Fiorentina) e 6 sconfitte (Sassuolo, Juventus, Spezia, Napoli, Roma e Atalanta), 15 gol fatti e 18 subiti. Sarebbe per il Torino la ciliegina sulla torta arrivare 8° e poi tornare in Europa (questo però dipende dall'Uefa), ma soprattutto certificherebbe che la squadra ha raggiunto quel grado di maturazione che le permette nei momenti cruciali di ottenere ciò che si è prefissata, premiando anche il grande lavoro di Juric e del suo staff.