Il Toro cambia e ritrova, con fatica, il successo. Decide Buongiorno

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A corto di idee il tecnico Juric si presenta a Lecce con un inedito 3-5-2 con Linetty però in regia e Ricci mezz'ala con istruzioni da trequartista nelle poche volte in cui i granata si sono affacciati nella metà campo del Lecce. Con una squadra che appare maggiormente equilibrata, tuttavia, lo scenario non cambia molto, e i granata offrono una prestazione complessivamente non positiva rischiando tre volte di subire il gol nel primo tempo ringraziando la poca qualità offensiva dei padroni di casa. E invece, subendo, è stato il Toro a passare, con lo stesso Ricci che servito in area sbaglia la conclusione cileccando il pallone ma servendo di fatto l'accorrente Buongiorno che staccatosi dalla difesa è arrivato di gran carriera a sparare sotto la traversa nel finale di primo tempo. Nella ripresa le cose cambiano poco, solamente nella seconda parte crea i presupposti per raddoppiare ma sempre e solo su giocate individuali e non su azioni manovrate. Un brutto Toro, dicevamo, ma comunque pur sempre vittorioso, e magari capace, così, di scacciare fantasmi che si stavano pericolosamente manifestando, portandosi addirittura, dopo dieci partite, ad un punto in più dello scorso anno.