Il Torino si prepara ad affrontare la Juventus a testa alta e con occhi di tigre supportato dai suoi tifosi

30.09.2021 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Partono da una posizione alla pari Torino e Juventus, otto punti per entrambe dopo sei partite, in questo derby ed erano anni che non succedeva. Già questo è una grande cosa sul fronte del Toro. Il divario resta comunque grande fra granata e bianconeri, ma la mentalità prima di tutto il resto che ha saputo infondere mister Juric alla squadra è un valore aggiunto importante.

La Juventus è in crescita e lo si è visto ieri sera in Champions, infatti ha saputo trasformare la sofferenza in vittoria e davanti aveva il Chelsea che avrà anche fatto una prestazione al di sotto delle aspettative, senza la consueta intensità e capacità di aggredire gli spazi in modo efficace da portare a conclusione con successo le azioni offensive, ma la squadra di Tuchel resta pur sempre temibile e nonostante i blues abbiano tirato una sola volta nello specchio, Lukaku non è riuscito sorprendere Szczęsny, sono andati altre 12 volte al tiro e hanno avuto un possesso palla del 66%. Ma i bianconeri sono stati astuti nel lasciare il gioco agli avversari e sfruttare con Chiesa a inizio ripresa l’occasione che Bernardeschi aveva creato, dopo il controllo con il petto ha prolungato la sponda di testa di Rabiot, facendo sì che il compagno infilandosi nello spazio, battendo in velocità Rüdiger, arrivasse al tiro di potenza con il sinistro di prima che ha spedito la palla sotto la traversa impedendo l’intervento di Mendy.

Non sarà facile per il Torino sabato sul far della sera, anche se la Juventus potrebbe accusare un po’ le fatiche di coppa avendo avuto solo due giorni per recuperare e non potrà disporre di Dybala, Morata, Kaio Jorge e Arthur, ma può sfruttare l’entusiasmo del successo di ieri. Juric dovrà fare i conti con gli indisponibili visto che ancora ieri la situazione era che Ansaldi ha svolto solo terapie, come anche Izzo e Pjaca, mentre Belotti, Praet e Zaza hanno continuato con il lavoro metabolico e training individuale sul campo. E se anche qualcuno, magari Belotti, Zaza e Izzo, dovesse riuscire ad andare in panchina sarebbero al rientro dopo periodi più o meno lunghi di assenza e non possono avere grande autonomia. Djidji è squalificato e alcuni giocatori come Sanabria dovranno fare gli straordinari. Però Juric ha infuso nei suoi giocatori mentalità vincente, motivazioni e dato loro gioco propositivo e aggressivo e preparazione atletica per supportarlo dall’inizio alla fine delle partite. Il Torino potrà scendere in campo fra due giorni nel suo stadio a testa alta e con occhi di tigre per affrontare la Juventus e a supportarlo ci saranno i suoi tifosi, altro valore aggiunto.