Il Torino ha il peggior attacco della serie A, cosa s’aspetta a intervenire?

Il calciomercato è aperto, ma il Torino non ha ancora annunciato nessun acquisto anche se è una fra le squadre più bisognose di rinforzarsi in attacco e a centrocampo.
07.01.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino ha il peggior attacco della serie A, cosa s’aspetta a intervenire?
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© foto di Federico De Luca

Dodici gol dopo diciassette giornate è un dato che fa rabbrividire e ha poca importanza che il Torino sia al tredicesimo posto in coabitazione con l’Empoli e il Verona e che abbia un margine di sicurezza di sei punti dal terz’ultimo posto, il problema è grave a va affrontato con ogni mezzo possibile. Ormai è evidente che non ci sono margini di miglioramento. Il mercato è aperto quindi la società smetta di attendere che si liberino dei giocatori in altri club e immediatamente compri, pagandoli il giusto, due attaccanti e soprattutto un regista che imposti la manovra offensiva, e sarebbe meglio anche una mezz’ala destra, in modo che Ventura non imposti più il gioco sull’attendismo e che passi a una manovra propositiva vera, senza affidarsi all’aspettare il momento in cui gli avversari si distraggono o commettono un errore e finalmente la sua squadra provi ad uscire dalla propria metà campo.

 

Il baricentro deve essere spostato dalla propria trequarti almeno sulla linea del centrocampo, in modo che gli attaccanti non retrocedano più indietro della trequarti avversaria e che trovino il supporto sia degli esterni sia delle mezze ali per attaccare contemporaneamente con tre-quattro uomini creando una pressione reale e portando più giocatori dentro l’area avversaria con a sostegno alcuni subito fuori, così se anche i difensori avversari respingono la palla c’è subito chi è pronto a rimetterla in mezzo. Forse già adesso con Darmian, Bruno Peres, Farnerud, El Kaddouri, Molinaro, Quagliarella, Amauri e Martinez sarebbe possibile farlo, ma finora la combinazione di questi giocatori non ha dato i frutti sperati e Nocerino, Ruben Perez, Sanchez Miño e Larrondo sono stati ritenuti non idonei e già di fatto epurati, Benassi è giovane e ha bisogno di tempo per affinare le sue doti e Barreto non può essere considerato un titolare, dopo che per più di due mesi per scelta tecnica non era più fra i convocati. Continuare quindi a girare e rigirare gli altri alla ricerca di un equilibrio che non arriva è solo una perdita di tempo e si rischia di esporli a brutte figure senza ottenere risultati soddisfacenti, come avvenuto ieri con il Chievo che ha un punto in meno del Torino.

 

Pinilla è andato all’Atalanta, Greco al Verona, Kurtic per il momento non può muoversi dalla Fiorentina perché Aquilani è acciaccato, anche se in miglioramento. Quanti altri obiettivi, più o meno dichiarati, del Torino sono di difficile o quasi impossibile trattativa e rischiano con il passare dei giorni di sfumare? Sarebbe sensato continuare a tergiversare nella speranza di fare l’affare? Se si ritiene che Giovinco sia il candidato ideale si offra una cifra simbolica alla Juventus che tanto risparmierebbe sull’ingaggio, bonus compresi, dei prossimi mesi del giocatore e si offra al bianconero un contratto pluriennale in linea con i parametri delle società che puntano alla parte sinistra della classifica e a disputare l’Europa League la prossima stagione. Stesso discorso per i vari Ilicic, Destro e chi più ne ha più ne metta. Se si ha la convinzione che bastano giocatori di secondo livello allora anche in questo caso li si prenda subito, così allenatore e tifosi si metteranno l’anima in pace e l’uno inizierà a impostare il gioco con quello che ha e gli altri staranno a vedere se sul campo si otterranno i risultati sperati. Se invece la società, magari anche in accordo con l’allenatore, ritiene che per questa stagione ormai è impossibile arrivare nella parte sinistra della classifica che pubblicamente sia detto, i tifosi e i critici per un po’ mugugneranno e poi almeno apprezzeranno l’onestà intellettuale e la franchezza spostando alla prossima stagione gli obiettivi che potevano benissimo essere ottenuti in questa, se non si fossero commessi errori nel mercato estivo. Errare è umano, perseverare diabolico.