Il Torino ha giocato meglio però il Genoa ha agguantato il pareggio

Farnerud ha portato in vantaggio i granata raggiunti poi dal gol di Biondini. Torino superiore al Genoa nel primo tempo, nel secondo squadre più equilibrate e gara spumeggiante. Esordio in serie A di Lys Gomis entrato nella ripresa.
01.12.2013 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino ha giocato meglio però il Genoa ha agguantato il pareggio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un punto per uno non fa male a nessuno, ma il Genoa può essere più contento del risultato perché nel primo tempo non ha giocato bene, mentre il Torino deve essere rammaricato per non aver chiuso la partita e soprattutto nel secondo tempo non aver sfruttato al cento per cento le occasioni che ha creato per ritornare in vantaggio, anche se va riconosciuto a Perin il merito di aver salvato in almeno un paio di occasioni clamorose la sua porta.

 

Il Torino è partito subito bene e non ha lasciato neppure trascorrere un minuto di gioco andando a colpire il palo con El Kaddouri, il Genoa è subito parso non in serata: l’approccio non era quello giusto e si ripercuoteva nei movimenti troppo spesso sbagliati e negli errori individuali sia nei passaggi sia nel posizionarsi in campo. Dopo quattro minuti e mezzo Perin ha dovuto respingere un tiro di Immobile ben imbeccato da Farnerud. Che il gol granata fosse nell’aria era evidente e infatti al settimo Cerci dalla bandierina ha scodellato un buon pallone che è stato respinto corto dalla difesa rossoblù, Farnerud dalla trequarti ha fatto partire un tiro abbastanza potente che è stato deviato involontariamente dai polpacci di El Kaddouri ed è finito nella rete. Il vantaggio del Torino era meritato e i ragazzi di Ventura hanno continuato a produrre gioco e ad essere padroni del campo. Centurion girava il più delle volte a vuoto, Gilardino era troppo isolato e in generale tutto il Genoa non riusciva ad esprimersi se non con qualche giocata estemporanea (10’ e 16’ Centurion, 28’ Vrsaljko, 42’ Antonini e 43’ Matuzalem) che non creava né patemi né problemi al Torino. Buona l’intesa fra Cerci e Immobile, così come erano efficaci i movimenti di El Kaddouri e Farnerud. I granata svariavano su tutto il fronte d’attacco tenendo sotto pressione e aprendo la difesa rossoblù: 18’ Cerci, 19’ Bovo, 29’ Immobile, 39’ Pasquale. Unico mezzo pericolo per Padelli al 36’ quando Matuzalem calciava una punizione e in mezzo all’area Farnerud la deviava e la palla usciva di poco oltre il palo. Il Torino era più squadra e dimostrava di saper ripartire e dettare i ritmi del gioco abbassandoli dopo i primi venti minuti per controllare più agevolmente gli avversari e provare a chiudere la partita sfruttando l’imprevedibilità di Cerci, Immobile e El Kaddouri e la tenacia di Farnerud sempre pronto a recuperare palloni e con tocchi di prima intenzione ad innescare le punte, mentre il Genoa faticava e faceva arrabbiare molto Gasperini che non riusciva ad ottenere quanto chiedeva ai suoi giocatori.

 

Nella ripresa il Genoa ha cambiato marcia grazie anche all’entrata in campo di Fetfatzidis al posto di Centurion, il ritmo così era più intenso e gli spazi erano più ampi poiché i padroni di casa provavano a cercare il pareggio (51’ palo di Vrsaljko) e il Torino sfruttava le occasioni per ripartire e segnare il secondo gol (punizione di 49’ Cerci). Al 52’ l’esordio di Lys Gomis in serie A: Padelli tuffandosi per intercettare il tiro di Vrsaljko batte male la spalla e chiede il cambio. La partita è piacevole con continui ribaltamenti di fronte. Al 56’ punizione di Matuzalem, mischia in area e palla a Portanova che tira con Glik che devia e la manda di poco oltre il palo. Al 57’ tocca a Immobile esaltare le doti di Perin e al 61’ a Bovo su punizione. Poi il Genoa riesce ad agguantare il pareggio al 69’: Fetfatzidis salta due avversari e crossa per Biondini che sfugge al controllo di Darmian e con il diagonale supera Gomis. Clamorosa doppia occasione per il Torino sul ribaltamento di fronte prima Cerci e a seguire Immobile esaltano i riflessi di Perin che letteralmente salva la sua porta. Le squadre non erano soddisfatte e hanno fanno di tutto per vincere favorite dal fatto di essersi allungate molto creando ampi spazi di manovra e che per la stanchezza gli errori nei passaggi aumentavano, il Torino non ha ceduto ai vecchi vizi e ha continuato a impostare verticalizzando e non perdendo tempo nel far girare la palla in orizzontale. Occasioni da gol hanno continuano ad essercene, ma non sono state sfruttate a dovere: 76’ Farnerud con Antonelli che si oppone con la faccia; 79’ Vrsaljko e nell’occasione bravo Gomis a tuffarsi; 90’ Cerci calcia male una punizione con palla che finisce sopra la traversa; 93’ è la volta di Bovo che sempre su punizione spedisce il pallone molto alto; 94’ Cerci è bravo a sfruttare un errore in fase di alleggerimento di Kucka ed arrivare al tiro, ma non imprime il giusto giro alla palla che finisce a lato, avrebbe potuto servire Brighi ben piazzato in area e smarcato.

 

Tutto sommato alla fine il risultato è giusto perché il Torino ha giocato meglio però poteva e doveva sfruttare con maggiore precisione le occasioni che ha avuto, ma bisogna riconoscere che ha dato continuità alla prestazione con il Catania ed è sceso in campo con il giusto atteggiamento di chi vuole vincere la partita e ci prova; il Genoa può essere contento per il punto e per la grande prestazione di Perin.