Il Torino ha fatto il minimo nel mercato tardivamente e con qualche incognita: voto 5,5

02.02.2021 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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Vagnati e Cairo
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Preso l’attaccante, Sanabria, e il centrocampista, Mandragora, per coprire due ruoli che avevano dei deficit e con giocatori che aveva chiesto Nicola, visto che voleva rinforzi che già conosceva e fin qui nulla da eccepire, anzi finalmente un allenatore é stato ascoltato a differenza di quanto fatto in precedenza e in particolare in estate con Giampaolo lasciato “orfano” del regista e del trequartista e si sa com’é andata. La rosa é stata anche un po’ sfoltita, infatti, sono stati ceduti Millico, Meïté, Edera, Rosati e Segre, che di spazio non ne avevano trovato molto, a parte Meïté che però non riusciva a convincere sul piano delle prestazioni. E anche da questo punto di vista nulla da eccepire.

Verrebbe quindi da dire che il Torino in questa sessione di mercato detta di riparazione ha fatto ciò che doveva. Non proprio per la verità. Prima di tutto perché c’è stato il cambio di allenatore  tra il 18 e il 19 gennaio a metà mercato superato e già ben prima che iniziasse questa sessione di contrattazioni la panchina di Giampaolo era in bilico e poi i due nuovi giocatori sono arrivati rispettivamente il penultimo e l’ultimo giorno utili per le trattative. Non è stato ceduto Nkoulou, ormai ai margini da molto tempo, che oltretutto a fine stagione saluterà e si accaserà altrove senza che la nuova società debba sborsare neppure un centesimo poiché é in scadenza di contratto, difficilmente rinnoverà oppure troverà un'altra squadra nei prossimi giorni in qualche nazione dove il calciomercato é ancora aperto. Anche per Bonazzoli, altro  che era in uscita, non é stata trovata una collocazione. Venendo ai due acquisti la sfortuna ha voluto che Sanabria sia risultato positivo al Covid e quindi non potrà mettersi subito a disposizione di Nicola, ma si spera che possa farlo al più presto e che si integri bene e sia la spalla utile per Belotti. Ovviamente starà a Nicola gestire Antonio, Zaza, Verdi e anche Bonazzoli senza che si creino malumori nello spogliatoio, che tutto  fanno tranne che bene. Per quel che riguarda Mandragora resta il piccolo dubbio che arriva da un infortunio importante al legamento crociato, che é stato superato infatti nell’Udinese aveva ripreso a giocare ed è stato mandato in campo anche domenica, però, non si può non tenere in conto l’infortunio che ha avuto e per un po’ dovrà ancora essere gestito per scongiurare altri problemi fisici. Anche perché il Torino ha Baselli che rientra dopo undici mesi di assenza per infortuni ed essendo due centrocampisti resta l’incognita che dovendo appunto gestirne due se qualcuno dovesse subire una squalifica o gli venisse il raffreddore la coperta sarebbe un po’ corta. Tanto più che Vojvoda é alle prese con la lussazione alla spalla e che Ansaldi di tanto in tanto purtroppo incappa in qualche acciacco.

Per una squadra che in venti partite ha racimolato quindici punti, ha incassato trent'otto gol, che é terzultima in classifica insieme al Cagliari e che già lo scorso campionato si è salvata a due giornate dalla fine qualche incognita c’è sul mercato fatto ed è per questo che al Torino non si può dare più di 5,5 come voto, avendo oltretutto fatto giusto il minimo indispensabile per rinforzare la squadra.