Il Torino ha cambiato volto e Mihajlovic può dargli la giusta forma

Rosa rivoluzionata con tanti giocatori nuovi che apportano esperienza e qualità in ogni reparto. Le alternative non mancheranno a Mihajlovic.
01.09.2016 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
Il Torino ha cambiato volto e Mihajlovic può dargli la giusta forma
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© foto di Marco Spadavecchia

Il Torino di Mihajlovic ha ben undici giocatori nuovi, Hart, De Silvestri, Rossettini, Castan, Ajeti, Valdifiori, Lukic, Gustafson, Iago Falque, Boyè e Ljajic, più i ritorni alla base dei giovani Barreca e Aramu. Di questi giocatori in prestito sono solo tre Hart, Castan e Iago Falque, tutti gli altri più quelli che c’erano già nella passata stagione sono di proprietà. Gli addii eccellenti in questa sessione di mercato sono stati Immobile che è ritornato al Siviglia per poi essere ceduto alla Lazio, Glik che si è accasato nel Principato di Monaco, Peres alla Roma e Maksimovic al Napoli, quest’ultimo in prestito oneroso, 5 milioni, con obbligo di riscatto da parte del club di De Laurentiis per altri 20 milioni. In granata è transitato anche Tachtsidis che nelle ultime battute del calciomercato è finito in prestito al Cagliari. Gomis e Icahzo sono stati mandati a farsi le ossa, come si suole dire, rispettivamente al Bologna e al Bari, mentre Simunovic dopo aver effettuato le visite mediche non è stato ingaggiato, il problema al ginocchio che lo aveva tenuto fermo nella passata stagione non sembra del tutto superato e il Torino non ha ritenuto opportuno prenderlo a titolo definitivo, lo avrebbe accolto in prestito, ma con il Celtic non si è trovato l’accordo.

In tanti si chiedono se la squadra granata sia più forte, più o meno uguale oppure più debole di quella della passata stagione e se l’obiettivo che si è posto il nuovo mister Mihajlovic di lottare per conquistare un posto in Europa League sia alla portata già per questa stagione. Al primo quesito ragionando sulla rosa nel suo complesso, quindi, tenendo conto dei titolari e delle riserve si può dire che è più forte perché c’è un buon mix fra giocatori esperti, giovani che già hanno maturato un po’ d’esperienza in serie A e altri che sono ancora acerbi, ma in prospettiva promettono bene e le alternative ci sono per ogni ruolo senza essere nella maggior parte dei casi delle “scommesse”. Soprattutto sono stati presi e tenuti giocatori che sono utili all’impianto di gioco che si basa sul 4-3-3 con possibili variabili, 4-2-4, 4-4-2, 4-3-1-2, e allo spirito che vuole vedere in campo l’allenatore. L’undici titolare dovrebbe essere composto da Hart, De Silvestri, Rossettini, Castan, Molinaro, Benassi, Valdifiori, Baselli, Iago Falque, Belotti, Ljajic e come alternative ci sono Padelli, Zappacosta, Bovo, Moretti, Ajeti, Barreca, Avelar, Acquah, Vives, Obi, Aramu, Lukic, Gustafson, Boyé, Maxi Lopez e Martinez. Alla seconda domanda è più difficile rispondere perché dipende anche dalle altre squadre e da quanto riusciranno a essere competitive, però, il Torino ha come valore aggiunto l’allenatore Mihajlovic e sulla sua determinazione unita a indubbie capacità non si discute e di conseguenza è lecito sperare che il Torino lotterà per un posto in Europa League.