Il Torino ha bisogno di tutto tranne che monti il caso Belotti per il rinnovo
Salvezza ecco qual è l’unica cosa sulla quale deve concentrarsi il Torino e tutto il resto, per ora, non conta. Belotti in campo dà sempre tutto e in negli anni i gol non li ha mai fatti mancare, infatti dal suo arrivo nell’estate del 2015 ha segnato 104 reti in partite ufficiali, e ha dimostrato, e continua a farlo, che lui la maglia granata la onora. Il fatto che il 30 giugno 2022 il suo contratto con il Torino termini e che da febbraio del prossimo anno possa accordarsi con qualsiasi altro club è un dato di fatto, ma che al momento non può diventare un caso.
Il Torino è in una situazione di classifica a dir poco rischiosa terzultimo posto, in coabitazione con il Cagliari, con 15 punti dopo 20 giornate. E da gennaio 2020 ha inanellato 5 vittorie (2 in questo campionato), 12 pareggi (9) e 21 sconfitte (9), ha realizzato 49 gol (29) dei quali 17 siglati da Belotti (10), e subito 79 reti (38) e ha visto avvicendarsi sulla panchina 4 allenatori , c’era Mazzarri poi Longo in seguito a partire da questa stagione Giampaolo ed da due giornate Nicola. E’ evidente quindi che l’unico pensiero debba esser quello di non retrocedere in Serie B.
Il presidente Cairo ieri ha detto che è disposto a rinnovargli il contratto anche accontentandolo dal punto di vista finanziario, ma che il capitano deve essere convinto di restare. Prima di tutto per la sua permanenza il Torino si deve salvare e poi la squadra deve essere competitiva altrimenti per quanto Belotti sia attaccato al Torino non sarebbe giusto che continuasse a restarci dando tanto in termini di prestazioni e gol senza ricevere quelle soddisfazioni sportive che si meriterebbe accontentandosi di cercare gloria solo quando gioca in Nazionale. Detto questo, la priorità adesso non è il rinnovo di Belotti e soprattutto nessuno né fuori né dentro il Torino deve montarne un caso poi da domenica 23 maggio appena l’arbitro avrà fischiato la fine della gara con il Benevento la questione Belotti potrà tenere banco perché ora, lo si ribadisce in modo perentorio, il Torino ha bisogno di tutto tranne che monti il caso Belotti.