Il Torino di Baroni all’insegna di Casadei, Gineitis, Zapata e Schuurs

<b>Con Ricci e Milinkovic-Savic sulla carta partenti per foraggiare le casse societarie e si spera anche il mercato in entrata, il Torino di Marco Baroni può ripartire puntando su Casadei, Gineitis, Zapata e Schuurs</b>. E’ vero che gli ultimi due rientrano da infortuni gravi e soprattutto il difensore olandese ha alle spalle un lunghissimo periodo di sofferenza e difficoltà essendo fuori dal 21 ottobre 2023, ma è un giocatore di qualità come aveva dimostrato prima dello stop forzato. Duvan non è più giovanissimo, ha compiuto 34 anni lo scorso 1° aprile, ma ha dalla sua esperienza e capacità. E poi ci sono in mezzo al campo i due giovani Casadei e Gineitis, 43 anni in due, con Cesare che si sta mettendo in luce con la Nazionale Under 21 all’Europeo in Slovacchia e Gvidas che è reduce dagli impegni con la Nazionale della Lituania. Insomma due ragazzi emergenti che con Zapata e Schuurs sono la colonna vertebrale del Torino.

<b>Non basta però una potenzialmente anche buona colonna vertebrale e un allenatore che di certo farà di tutto per tirare fuori il meglio da questi giocatori, soprattutto se il Torino vuole puntare a qualche cosa in più del centro classifica</b>. Si è visto tante volte nelle annate precedenti che qualche buon giocatore non è sufficiente ed è da queste esperienze non positive che si deve trarre insegnamento per fare diversamente e meglio. Ormai lo si dice da tempo ed è anche noioso, molto noioso. Ma comunque nella speranza che repetita iuvant: allestire una squadra seguendo le indicazioni date dall’allenatore; consegnare la maggior parte dei calciatori per l’inizio del ritiro; non lasciare lacune nell’organico; prendere giocatori di comprovata qualità e non solo scommesse o ragazzi di belle speranze; avere sostituti con caratteristiche simili ai titolari e con capacità non troppo inferiori.  <b>Serve insomma fare un mercato decente</b>. E così anziché critiche e contestazioni si riceveranno elogi ed applausi.