Il tempo passa e le lacune del Torino restano: solo dal mercato può arrivare l’aiuto per Juric

09.08.2021 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Altra amichevole e altra sconfitta per il Torino: nove giorni fa era stato il Rennes e ieri l’Az Alkmaar. Il gol lampo iniziale di Pjaca ha solo illuso, triangolazione del croato con Zaza che ha sorpreso gli avversari e permesso l’inserimento  dell’ex genoano che con un pallonetto sull’uscita di Verhulst lo ha trafitto (1’), perché ben presto si è visto un Torino che ha fatto possesso palla per lunghi tratti, ma che ha anche subito le folate degli olandesi e commesso errori difensivi che hanno portato ai due gol dei padroni di casa. Due deviazioni, la prima di Djidji e la seconda di Izzo, che hanno beffato Berisha sia sul tiro da fuori area di Karlsson (14’) sia su quello da dentro di Pavlidis, che aveva ricevuto basso da Poku abile nel superare sulla fascia Vojvoda (85’). Il palo ha dato una mano sul diagonale di Gudmundsson (16’), che si era inserito con troppa facilità alle spalle della difesa granata, e un attento Berisha che in particolare sul tiro di Aboukhlal  (76’) ha chiuso lo specchio della sua porta.

Juric ha dovuto fare a meno oltre che di Milinkovic-Savic anche di Bremer, Ansaldi e Lukic alle prese con i rispettivi infortuni più Aina in permesso per motivi personali e Belotti è entrato solo negli ultimi 25 minuti visto che è tornato dalle vacanze post Europeo lunedì scorso e che non ha pertanto la forma fisica adeguata, per lui ieri un tiro dal limite dell’area finito alto sopra la traversa (69’). I giocatori hanno assecondato le volontà di Juric nel pressing discretamente alto e nel provare a imporre il proprio gioco, ma si è ancora visto troppo possesso palla sterile causato dalla mancanza di qualità sulla trequarti e dall’assenza di un finalizzatore di spessore. I tiri di Linetty (32’) che ha dato l’illusione del gol, ma è finto di pochissimo fuori, Singo (34’), Sanabria (54’), Verdi (56’) e ancora la rovesciata velleitaria di Singo (59’), che tra l’altro era in fuorigioco, non hanno creato particolari grattacapi a Verlhust.

Il Torino ha problemi in fase offensiva perché manca un uomo che dia il là alla giocata vincente e un attaccante che la butti dentro e soprattutto in fase difensiva il centrocampo non sempre protegge adeguatamente la difesa e i difensori commettono errori che costano cari e l’assenza di Bremer si è sentita eccome ieri esattamente come con il Rennes. Solo il mercato con il consenso del presidente Cairo a spendere e l’intuito di Vaganati nel prendere i giocatori giusti potrà dare a Juric i rinforzi che servono: un centrale difensivo che sia una valida alternativa a Bremer, un centrocampista capace di interrompere il gioco degli avversari e far ripartire subito la squadra, un trequartista di ruolo. E va risolta definitivamente la questione Belotti. Domenica c’è la Coppa Italia e fra dodici giorni inizia il campionato: tempo da perdere non ce n’è più perché ne è stato già perso troppo.