Il nodo Verdi: può partire ma la necessità potrebbe arrivare troppo tardi
Simone Verdi non è parte integrante del progetto del Torino, questo è piuttosto evidente, ma salta all'occhio un problema non da poco che non va sottovalutato. Il calciatore al momento fa parte del gruppo perché oltre a Nemanja Radonjic e, seppur adattati nel ruolo, Yann Karamoh e Demba Seck, non ci sono altri elementi a ricoprire il reparto. Qualcosa quasi certamente arriverà, e la scelta su chi sarà destinato a lasciare la base ricadrà ancora una volta su "mister venticinque milioni". L'acquisto più oneroso della storia del Toro verrà liberato per la cessione, nella speranza, per le casse granata, che sia a titolo definitivo per evitare di produrre una minusvalenza da record (o quantomeno per ridurla), il problema è quando. Quando, certo, perché se i nodi Nikola Vlasic o chi per lui si scioglieranno solamente negli ultimi giorni di mercato (la solita minestra insomma), allora diventerà difficile piazzarlo. La possibilità di venderlo (bene, almeno per quello che sta facendo vedere da queste parti), è direttamente proporzionale alla scadenza delle contrattazioni: più ci si avvicina al gong, più sarà difficile trovargli una sistemazione, con il rischio poi di dover rinunciare ad altro per mancanza di pretendenti (situazione che farebbe tutt'altro che felice il tecnico Ivan Juric).