Il mercato del Torino pare il deserto dei Tartari di Buzzati
Il romanzo di Dino Buzzati “Il deserto dei Tartari” narra che in una fortezza ai confini del regno un manipolo di soldati attende di cercare gloria in battaglia e di tanto in tanto scorge all’orizzonte movimenti di altre truppe intente a eseguire compiti diversi dall’affrontare il nemico e così la vita nella fortezza scorre senza che nulla accada. Alcuni soldati vanno via e altri trascorrono la loro vita tenendosi pronti e anelando di combattere. Il giorno tanto atteso della battaglia, dopo anni e anni, finalmente arriva, ma il sottotenente Giovanni Drogo, divenuto nel tempo maggiore e vicecomandante della fortezza, è invecchiato e si è ammalato e finisce per morire da solo in una stanza di una locanda senza aver combattuto e trovato gloria in battaglia, ma consapevole di aver superato la paura della morte.
Il mercato del Torino a ogni sessione appare in grande fermento e la società è pronta a dare al mister di turno i giocatori che gli servono costruendo una squadra forte e capace di raggiungere gli obiettivi. Poi passano i giorni e le trattative in entrata non si concludono, insorgono contrattempi e quelli che sembravano obiettivi certi non lo sono più. Nel frattempo qualche giocatore fra i più forti è ceduto, il ragazzo va a cercare gloria altrove e il Torino incassa plusvalenze. Per carità, alla fine qualche cosa si smuove sempre e la rosa viene formata, ma con delle lacune che finiscono per precludere il raggiungimento dell’obiettivo. Il Torino ormai è lontano dal lottare per non retrocedere, ma resta sempre distante dal tornare in Europa.
A oggi la situazione è in stallo sia in entrata sia in uscita. Sirigu ha un contratto abnorme che frena. Hart difficilmente tornerà. Skorupski costa parecchio. Tatarusanu non è la prima scelta. Tonelli vorrebbe giocarsi le sue carte al Napoli, ma anche non continuare a fare panchina. Cristián Zapata potrebbe essere inserito in una trattativa per Belotti. Per Donsah si attendono sviluppi così come per Gregus, Grassi e Younes. Castro interessa solo a certe cifre. Niang, Falcinelli, Ragusa, Kucka e Ferrari sembrano destinati ad altre mete. Duvan Zapata è valutato dal Napoli tra i 20 e i 25 milioni. Nessuno ha bussato alla porta di Cairo con cento milioni per Belotti e tutti vogliono che il “Gallo” resti, ma se convinto. Zappacosta e Baselli sono oggetto del desiderio di più di un club, però, il Torino vuole blindarli. Acquah anela a giocare in Premier e lo dichiara per poi smentire, ma condivide un video dove afferma che il suo sogno è giocare oltre Manica.
Voci continueranno a circolare e altri nomi diverranno caldi per raffreddarsi e magari tornare a essere caldi in attesa che il mercato del Torino si blocchi perché sicuramente si sbloccherà. Che poi questa sessione di contrattazioni, al netto degli acquisti e delle cessioni porti, a consegnare a Mihajlovic una squadra in grado di competere per l’Europa League è tutto da vedere. La gens granata in tanto si accontenti di aver superato la paura di tifare per una squadra che lotta per la salvezza.