Il mercato del Torino entra nel vivo: nomi caldi El Kaddouri e Quagliarella
Con un altro ingresso, El Kaddouri, e un’uscita, Quagliarella, nei prossimi tre giorni potrebbe cambiare il volto del Torino, non sarebbe una rivoluzione Copernicana perché il mercato di gennaio si concluderebbe con due ritorni, appunto quello del belga-marocchino dopo quello d’Immobile, e un addio. A margine anche qualche altro giocatore potrebbe essere ceduto e i candidati sono Amauri, Farnerud e Prcic, ma trattandosi di tre che Ventura per scelta non fa giocare praticamente mai non ci sarebbe incidenza né sul gioco né sulle gerarchie.
Il ritorno di El Kaddouri accontenterebbe Ventura che si ritroverebbe un giocatore che non ha bisogno d’apprendistato perché conosce bene schemi e movimenti assimilati nei precedenti due anni di militanza in granata e garantirebbe un centrocampista che ha giocate capaci di sorprendere gli avversari, che sa fornire assist ai compagni e che qualche volta segna. Trovare l’accordo con il Napoli non è facile ma neppure impossibile, soprattutto se sul piatto della bilancia rientra anche Maksimovic da cedersi, se proprio non se ne può fare a meno, solo però in estate. Tutto bene, quindi. Sì, ma resta l’incognita che Omar è discontinuo e quindi, sia nel corso della singola partita sia in generale sul lungo periodo, le sue prestazioni hanno alti e bassi, difetto che non gli ha mai permesso di sfruttare appieno le sue doti tecniche. Magari il giocatore ha lavorato su se stesso per migliorare questo difetto, però permane il dubbio che non sia il giocatore che può far decollare il Torino in futuro.
L’addio di Quagliarella, dettato anche dal rendere più semplice la gestione degli attaccanti, può trovare motivazione con l’arrivo di Immobile e il voler mettere minore pressione a Belotti, che avrebbe solo Maxi Lopez come concorrente per il posto. La Sampdoria deve sostituire Eder e per l’attaccante granata offre 1,5 milioni di euro, mentre il Torino ne chiede 3-3,5, che sia possibile per i due club trovare un accordo è indubbio. Detto questo, prima di lasciare andare via Fabio vanno fatte riflessioni molto accurate e di varia natura. Quagliarella in quanto cresciuto nel vivaio granata agevolerebbe la compilazione della lista dei 25 che dalla prossima stagione obbligatoriamente prevede che almeno 4 debbano essere “calciatori formati nel club” e almeno 4 “calciatori formati in Italia”. Quagliarella attualmente è l’attaccante che ha segnato di più in questa stagione, cinque gol sono pochi, ma finora gli altri compagni di reparto non hanno fatto meglio, poi si può disquisire se per demeriti propri oppure se non messi nelle condizioni per rendere di più. Finora Ventura ha schierato Immobile con Belotti e Andrea ne ha tratto grande giovamento, ma siamo certi che Ciro con al fianco Quagliarella non renderebbe l’attacco granata ancora più imprevedibile e pericoloso per gli avversari? Le caratteristiche dei due fanno propendere per una risposta affermativa. Il mister non è propenso a cambiare modulo però in alcune partite utilizzare il tridente formato da Quagliarella, Maxi Lopez e Immobile innescati sulle fasce da Peres e Zappacosta e con la difesa protetta da Vives e Gazzi potrebbe essere una soluzione interessante per scardinare le squadre che si posizionano nella propria metà campo e si chiudono in difesa. In altre occasioni magari sono più utili in campo giocatori come Baselli, Benassi, Belotti, Acquah o Obi. Avere più soluzioni, anche per variare il modulo, è indubbiamente meglio e magari qualche pareggio diventa vittoria. Pensare bene prima di cedere Quagliarella, può essere ancora molto utile al Torino.