Il Gallo in cerca della quinta gara a segno contro i "rivali di campanile"

07.07.2020 10:12 di  Claudio Colla   vedi letture
Il Gallo in cerca della quinta gara a segno contro i "rivali di campanile"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Meno di un'ora fa, sulle nostre pagine, si è parlato di come Ola Aina non riesca a effettuare quel passetto in più, utile a ergere il proprio status individuale al di sopra di un Toro che, inutile girarci intorno, mostra al momento lacune enormi, che solo un mercato coraggioso potrebbe (potrà?) colmare. Ci è viceversa riuscito, dopo la prima gara di rodaggio contro il Parma, Il Gallo Belotti. Quattro reti in quattro partite - seppur tre di queste quattro terminate con esito negativo per i granata, - una per match. A scandire, come un metronomo dal funzionamento perfetto, un futuro radioso. Probabilmente, questi gli attuali segnali, altrove. A meno che Cairo non dia carta bianca a Vagnati, entro ragionevoli limiti, anche dal punto di vista finanziario, e che l'ex-stratega di casa SPAL non costruisca un progetto in grado di riportare il Toro nei quartieri alti della classifica fin dall'alba della prossima stagione.

Prima, però, c'è una salvezza da conquistare. Il Genoa fatica anche più del Toro, Lecce e SPAL boccheggiano, l'Udinese - sconfitta proprio grazie a quella conclusione di prepotenza del Gallo, che ha bucato le mani di Musso - fa tutt'altro che faville. Ma all'ombra della Mole arriva il Brescia, dato per spacciato fino a meno di una settimana, dopo la disfatta di San Siro, e ora forte dell'inaspettato successo casalingo contro l'Hellas. Certo, nemmeno l'impresa delle Rondinelle a Torino invischierebbe i granata nelle ultime tre posizioni, lo dice la matematica. Ma se davvero i lombardi, magari anche spinti dalla sofferenza di un territorio colpito al cuore dalla pandemia, che con coraggio e orgoglio ha rialzato la testa, saranno in grado di macinare punti da qui alla fine, il miracolo potrebbe arrivare. Il che significherebbe non uno, ma due biglietti di sola andata per la categoria cadetta, nello stesso vagone dei succitati estensi, loro sì praticamente condannati.

Anche il capitano granata è originario di una terra drammaticamente colpita dalla maledetta primavera del 2020. Nativo di Calcinate, Il Gallo, da bergamasco, questo è poco ma sicuro, sentirà la sfida di domani bruciare con particolare ardore sulla propria pelle. Per Belotti, che di questo restart non ha saltato nemmeno un minuto (la sua ultima vera assenza risale peraltro allo scorso 15 dicembre, 3-3 al Bentegodi) trovarsi al cospetto della Leonessa rappresenterà l'opportunità per affondare il colpo per la quinta gara di fila. Questa volta, però, a differenza della trasferta di Cagliari, e delle sfide contro le prime due della classe, la soddisfazione personale del bomber, chissà ancora per quanto bomber del Toro, dovrà coincidere, un istante dopo il triplice fischio, con tre punti in più in classifica per la rabberciata ma volenterosa truppa di Longo.