Il Filadelfia è il cuore del vivaio, la Primavera deve giocare lì
Non è un caso che il ritorno al Filadelfia sia coinciso con il ritorno alla vittoria, oltretutto scoppiettante, da parte della Primavera di Marco Sesia, che lontano dal tempio in questa stagione ha sempre fatto grandissima fatica ad imporsi. Ciò che chi occupa una posizione importante all'interno della società e dello staff tecnico granata non ha ancora appreso pienamente (le dichiarazioni degli ultimi giorni ne sono la palese conferma) è che questo ambiente è piuttosto suscettibile ed è legato in modo indissolubile alle proprie tradizioni. Oltre a non accettare di buon grado l'utilizzo di un calciatore della Juventus come esempio da seguire per il Toro attuale, c'è un altro argomento molto caldo su cui ci sarebbe molto da discutere: passi per la chiusura dell'impianto al pubblico quando ci si deve allenare lontano da occhi indiscreti (per poi produrre obiettivamente poco in campo), ma il continuo allontanamento dei giovani del vivaio dal Fila (ricostruito proprio allo scopo di rilanciare un settore giovanile in crisi) sta suscitando grosse lamentele che di certo non fanno bene nella ricerca di un percorso per uscire dal tunnel in cui il Torino si è indirizzato nell'ultimo mese.