Il derby della Mole: La Partita della differenza
Il gap da colmare da parte del Torino nei confronti della Juventus farebbe tremare le gambe a chiunque, ma questo non può paralizzare, anzi, deve stimolare i granata, cosa che devono a loro stessi e ai tifosi. Pazienza, quindi, se in classifica i bianconeri hanno quasi il doppio dei punti, uno in meno, se hanno segnato trentadue gol a fronte dei diciannove del Torino e se ne hanno subiti otto, esattamente la metà di quelli incassati dai cosiddetti cugini, perché nel derby qualsiasi divario deve essere superato almeno sfoderando in campo grinta, determinazione e voglia di dare tutto e, magari, anche qualche cosa in più.
La Juventus dal canto suo non farà sconti tanto più perché arriva dalla sconfitta con lo Young Boys in Champions League che, però, le ha permesso non solo di passare il turno, ma di classificarsi prima nel girone. Allegri in conferenza stampa ieri ha detto che: “La squadra deve tirare fuori anche quello che non sa di avere dentro a costo di giocare male. Quella con il Torino è una partita molto importante e dobbiamo scatenare le energie giuste”. Partita molto importante perché i bianconeri vogliono arrivare alla sosta invernale del campionato con il vantaggio invariato sul Napoli che è secondo e ha otto punti in meno, quindi, hanno in programma di vincere con il Torino e poi con Roma, Atalanta e Sampdoria, ma questo non ha impedito di optare per un mini-ritiro in vista di questa sera, infatti, Allegri ha concesso ai giocatori di dormire a casa questa notte e di ritrovarsi solo questa mattina per finire di preparare la partita. In più nonostante le assenze di giocatori del calibro di Cancelo, Cuadrado, Khedira e Barzagli in porta giocherà Perin che in campionato finora ha disputato solo due partite con Bologna e Spal, mentre Szczesny, il portiere titolare, si accomoderà in panchina a riposare. Non che alla squadra di Allegri mancheranno in campo giocatori di livello assoluto come Ronaldo, difficile che salti il derby, e Mandzukic o altri come Dybala e Pjanic, ma è evidente che consapevoli della propria forza e anche superiorità i bianconeri si possano permettere di far giocare in un ruolo particolare com’è quello del portiere persino chi finora lo ha fatto meno.
Il Torino è al sesto posto e se vuole andare in Europa League non può permettersi di tornare indietro rispetto ai progressi fatti e dovrà fare la partita perfetta superiore a quelle con Sampdoria e Milan se vorrà provare a conquistare punti anche con la Juventus. Mazzarri lo ha detto chiaramente: “Ci vogliono gambe e più ancora testa” e ha aggiunto “dobbiamo partite dal primo minuto nel modo giusto e fare nel migliore dei modi” e in campo mettere “passione, ma anche orgoglio”. Quindi, tenere un ritmo elevato, sfruttare i cambi di gioco e gli inserimenti, attenzione assoluta in fase difensiva utilizzando anche le marcature preventive e precisione chirurgica sotto porta, saper cambiare pelle adeguandosi a ogni momento della partita accelerando o rallentando il ritmo, effettuare i movimenti senza palla, totale accortezza nel non commettere falli, soprattutto quelli inutili, che possono portare a cartellini gialli o peggio ancora rossi e grande coraggio e determinazione nei duelli uno contro uno, senza scordare l’esattezza dei passaggi per non regalare la sfera agli avversari.
Nel caso i granata dovessero sopperire all’assenza di Iago Falque, la sua presenza in campo, infatti, dipenderà dalla rifinitura perché nei giorni scorsi ha accusato dolore ai flessori della coscia destra quelli già lesionati a settembre e che lo avevano fatto uscire anzitempo nella gara con l’Udinese e poi saltare le successive partite con Napoli e Atalanta e per precauzione anche quella con il Frosinone, dopo che era rientrato nel finale con il Chievo ed essere stato importante nel contribuire a sbloccare il risultato e a far vincere la squadra grazie al gol di Zaza. Nel caso Mazzarri decidesse di non correre rischi mandando lo spagnolo in campo - dovesse farsi ulteriormente male, tenuto conto anche del freddo pungente acuito dal fatto che si gioca di sera, rischierebbe di saltare le successive partite con Sassuolo, Empoli e magari anche con la Lazio – candidato a sostituirlo c’è proprio Zaza. Zaza che avrebbe una grandissima occasione per riscattare le troppe prestazioni incolore che ha accumulato da quando è un giocatore del Torino. In alternativa a Zaza potrebbero giocare, seppur siano tutti giocatori con caratteristiche diverse dall’ex Valencia, Berenguer, Parigini, Edera, che è il sostituto naturale di Falque, o anche Soriano, altro che dovrebbe dimostrare che non è quello che si è visto dal suo rientro in Italia, ma che è quello dei tempi della Sampdoria. Altro dubbio per Mazzarri è chi far giocare sulle fasce, De Silvestri non è stato utilizzato nella precedente partita con il Milan, quindi, dovrebbe essere regolarmente al suo posto a destra e di conseguenza a sinistra ballottaggio fra Ansaldi, che rientrato dall’infortunio non ha ancora i novanta minuti nelle gambe come si è visto con i rossoneri, Ola Aina o anche Berenguer o Parigini. Sono tante le soluzioni, ma trovare quella giusta non è semplice poiché per caratteristiche tecniche i giocatori sono tutti differenti e c’è da preservare l’equilibrio della squadra oltre che capire chi abbia i piglio giusto per affrontare la “corazzata Juventus”, definizione di capitan Belotti al quale tutti si aggrappano nella speranza che torni a segnare perché se il Torino non farà gol è molto improbabile anche il pareggio poiché i bianconeri difficilmente non centreranno almeno una volta il bersaglio.