Il derby apre l’ultimo round per la salvezza: il Torino deve scongiurare di finire knock-out
Mancano sette giorni alla partita con la Juventus e cinquantasette alla fine del campionato e per il Torino inizia l’ultimo round per la salvezza. I granata devono scongiurare di finire come un pugile suonato ko e per farlo hanno a disposizione undici partite, compresa quella che dovranno recuperare con la Lazio. Il derby può essere la peggiore o la migliore partita perché mai come quest’anno i bianconeri sono altalenanti nelle prestazioni e nei risultati e seppur il Torino sia a un passo dal rischiare di finire in Serie B può cercare di mettere alle corde l’avversario per poi sferrargli il diretto da ko.
Conquistare punti con la Juventus sarebbe il modo migliore per il Torino di iniziare lo sprint finale perché garantirebbe autostima e consapevolezza nei propri mezzi. E’ evidente che, invece, uscire dal derby con una sconfitta - come accaduto quasi sempre negli ultimi quindici anni: 17 sconfitte che diventano 19 aggiungendo le due in Coppa Italia, 3 pareggi e 1 sola vittoria – renderebbe tutto più complicato, anche se non impossibile da superare. Mister Davide Nicola ha grinta da vendere, ma per rendere in campo adeguatamente devono averla i giocatori, che troppo spesso negli ultimi quattordici mesi non sono stati capaci di affrontare senza essere sconfitti avversari anche decisamente molto meno forti della Juventus.
Il Torino non può più permettersi passi falsi perché la lotta per la salvezza ormai è riducibile a tre sole squadre in quanto il Crotone con i suoi quindici punti di fatto ha solo più da attendere il momento dell’aritmetica retrocessione, mentre Benevento, Spezia e Fiorentina se sapranno amministrare i sei punti in più che hanno sul Torino costringeranno i granata a giocarsi con Cagliari e Parma la quartultima posizione che garantisce la permanenza in Serie A.
Se questo derby sarà quello della svolta positiva dipenderà solo dal Torino che ha una motivazione molto più forte di quella della Juventus, che avendo dieci punti in meno dell’Inter, anche se ha una partita da recuperare è ormai quasi impossibile che riesca a rimontare per vincere lo scudetto e con undici gare da giocare ha tutto il tempo per mantenersi in uno dei posti utili per la Champions, mentre i granata con un solo punticino in più del Cagliari e quattro del Parma hanno ben poco da fare conti dovendo per forza in ogni partita evitare di finire come pugili suonati ko.