Il colpo Sirigu: un buon rinforzo a costo zero per il Torino

Da Hart a Sirigu il Torino fa buoni affari alla voce portiere. Accordo praticamente trovato con chi rappresenta l’estremo difensore sardo.
03.06.2017 09:35 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il colpo Sirigu: un buon rinforzo a costo zero per il Torino
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© foto di Federico De Luca

Quando si tratta di portieri titolari il Torino si sta specializzando in operazioni molto convenienti. L’estate scorsa il capolavoro di prendere Hart, l’estremo difensore della Nazionale inglese, in prestito e facendosi pagare tre quarti del cospicuo ingaggio, più di quattro milioni a stagione, dal Manchester City, che lo aveva accantonato. Adesso a un passo dal “comprare” Sirigu dal Paris Saint Germain senza spendere niente per il cartellino poiché il club francese si accontenta di risparmiare i due milioni e mezzo di euro a stagione degli emolumenti, poiché non è più interessato ad avvalersi delle prestazioni del portiere italiano che nel campionato appena concluso aveva mandato in prestito prima al Siviglia e poi all’Osasuna.

Passare da Hart a Sirigu non è un salto nel buio. Il portiere inglese, che si era subito integrato e fatto molto ben volere dai tifosi dimostrando una grinta da Toro, dal punto di vista del campo è stato anche un po’ sfortunato trovandosi a essere l’estremo baluardo in una squadra che ha avuto la sua più grande pecca nella fase difensiva e i sessantadue gol subiti, altri quattro li aveva incassati Padelli nelle prime due gare, lo indicano chiaramente. Hart parate pregevoli ne ha fatte e i suoi interventi hanno permesso di non incrementare il passivo delle reti subite in ben più di una partita, ma anche qualche gol avrebbe potuto eviralo. Però, per un portiere non avere davanti una difesa solida toglie un po’ di sicurezza, anche se si è di caratura superiore, e inevitabilmente lo porta a intervenire non sempre con la tempestività e la precisione perfetta che il ruolo richiede, proprio perché deve sopperire alle lacune dei compagni di reparto.

Sirigu è esploso nel Palermo imponendosi alla ribalta nazionale dal 2009 al 2011 e poi è passato al Paris Saint Germanin, dove per quattro stagioni è stato il portiere titolare per poi essere scalzato da Trapp. Nell’ultima stagione non ha avuto fortuna al Siviglia, infatti, ha collezionato solo tre presenze, meglio nell’Osasuna, arrivato il trentuno gennaio ha sempre giocato titolare, ma non è riuscito a impedire che la squadra retrocedesse in Segunda División. Anche lui, come Hart, si è ritrovato nell’Osasuna a difendere la porta di una squadra che in campionato ha subito ben novantaquattro gol, rivelandosi, sotto quest’aspetto, la peggiore dell’intera Primera División.

L’accordo con Sirigu non è ancora stato messo nero su bianco, ma la trattativa è in dirittura d’arrivo, infatti, il Torino e chi rappresenta il giocatore stanno trattando sulla durata dell’ingaggio. Il club propenderebbe per tre stagioni e gli agenti per quattro, trovare un accordo per tre anni con opzione per il quarto è fattibile e per quel che riguarda l’ingaggio non dovrebbero esserci problemi, un milione e mezzo più bonus accontenta tutti. Per Sirigu rientrare in Italia dopo l’esperienza in Francia e in Spagna e ritrovarsi in un club come il Torino che ha ambizioni europee è il proseguimento di una carriera da protagonista. Se lui e i nuovi compagni faranno bene potrebbe anche rientrare nel trittico di portieri della Nazionale, che già ha frequentato dal febbraio 2010 all’Europeo del 2016.