I tifosi granata vorrebbero un 2015 non inferiore al 2014

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Buon Anno, perché lo sia veramente il tifoso del Toro non pretende di vincere lo scudetto e giocare la Champions League, più realisticamente vorrebbe che la sua squadra del cuore si riconfermasse sui livelli dello scorso campionato in modo da permettergli di continuare a sfoggiare in giro per l’Europa la maglia granata. Utopia? Sogno da innamorato perso nelle sue fantasticherie? Sì, se si pensa ai dodici gollettini realizzati nelle sedici giornate fin qui disputate. No, se si crede che ci sia un progetto su base pluriennale finalizzato a riportare stabilmente il Torino in una dimensione consona ai tifosi che ha e alla sua storia.

Per portare l’attuale Torino ai livelli di quello dello scorsa stagione non è necessario stravolgere l’organico e rifare mezza squadra, bastano tre innesti di qualità: un centrocampista, sarebbero meglio due però potrebbe comunque bastarne uno, che imposti la manovra offensiva e due attaccanti che realizzino una decina di gol a testa. Per il resto chiedere a Ventura quali sono i tre giocatori che proprio non intende utilizzare e darli via, per il bene di tutti. Nel caso in cui fosse l’allenatore a chiedere espressamente un numero maggiore di giocatori nuovi a fronte di altrettante cessioni allora la dirigenza dovrebbe valutare se è possibile cambiare in modo più massiccio e se soprattutto realisticamente facendolo si possono raggiungere gli obiettivi che erano stati prefissati, anche se non resi pubblici per una sorta di scaramanzia o per non ... diciamo così … creare troppe aspettative o mettere pressioni ad allenatore e giocatori.

Solo il campo può dire se un giocatore è quello giusto per far fare il salto di qualità a una squadra, ma se Cairo prendesse Barreto del Palermo, Bergessio della Sampdoria e Gilardino del Guangzhou o Borriello della Roma, in alternativa se questi ultimi due fossero inarrivabili per  costo del cartellino e dell’ingaggio o Defrel del Cesena o Nico Lopez del Verona o Paloschi del Chievo e cedendo Larrondo, Barreto e Perez, però mantenendo tutti gli altri, Ventura avrebbe dei rinforzi e allo stesso tempo più di un’alternativa in modo da competere su tre fronti senza stravolgere l’organico. Se poi Cairo fosse così generoso e volesse aggiungerci anche Ledesma della Lazio tanto meglio. Chiaramente tutti, allenatore e attuali giocatori, se ci fosse stata qualche incomprensione dovrebbero appianarla per il bene comune e lavorare con i nuovi in modo che i centrocampisti possano dividersi equamente fra fase offensiva e difensiva e gli attaccanti si concentrino su quello che sanno fare meglio: i gol. Non è chiedere troppo e potrebbe essere veramente un buon anno per tutti.