I tifosi del Toro continuano a disapprovare con striscioni alla Sisport

La stagione altalenante e con risultati inferiori alle precedenti ha lasciato rammarico e infastidito i tifosi.
13.05.2016 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
I tifosi del Toro continuano a disapprovare con striscioni alla Sisport
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Protestano i tifosi del Toro contro la società e lo fanno civilmente esponendo striscioni. “Ci volete far stare buoni, vietate gli striscioni … In società papponi e cog…..!!”(la parola era scritta per intero, ma non è pubblicabile, ndr), il primo striscione apparso martedì durante la seduta d’allenamento alla Sisport, mentre il secondo “Stipendiati per non lavorare!! Vergognatevi” è comparso ieri, sempre al campo d’allenamento, durante l’amichevole con il San Vito Positiano e rimosso dagli stessi tifosi all’inizio del secondo tempo. Tutto nasce però domenica scorsa in occasione della partita con il Napoli quando i tifosi volevano esporre alcuni striscioni allo stadio Grande Torino-Olimpico per sottolineare che, secondo loro, alcuni giocatori non avevano dato abbastanza durante la stagione, ma la società ne aveva impedito l’esposizione. Così martedì è apparso il primo striscione che contestava il “bavaglio” imposto e ieri il secondo che si riferiva a tre dirigenti in particolare Antonio Comi, il direttore generale, Pantaleo Longo, il segretario generale, e Giacomo Ferri, il team manager.

I tifosi del Toro hanno sempre sostenuto la squadra e al massimo hanno esternato il loro disappunto per risultati sotto le aspettative con qualche fischio e coro e spronando i giocatori e il mister in qualche sporadico incontro richiesto per chiedere loro di dare di più. Nei confronti dell’allenatore in occasione della partita casalinga con il Carpi era apparso in curva Maratona uno striscione che lo “esonerava”: “15-05-2016: l’avVentura è finita … Grazie Mister. UG”. Qualche volta anche la società e il presidente hanno ricevuto espliciti inviti a fare meglio, soprattutto è stato chiesto di investire di più per allestire una squadra maggiormente competitiva e che lottasse per un posto in Europa League.

Nel calcio di oggi i tifosi sono considerati da società, televisioni e sponsor clienti e quindi in quanto tali se non apprezzano il prodotto hanno tutto il diritto di protestare restando sempre nei limiti del civile e quelli del Toro non hanno mai ecceduto nelle rimostranze. I risultati di questa stagione sono stati troppo altalenanti e in troppe occasioni la squadra è scesa in campo con un atteggiamento non abbastanza determinato, anche in occasione di partite con avversari decisamente alla portata. Disattenzioni in fase difensiva; mira non precisa nei tiri verso la porta avversaria; contrasti persi; lanci, passaggi, cross e traversoni fuori misura si sono ripetuti per tutto l’arco del campionato e questo non può essere sottaciuto e perdonato. Speso poi a fronte di gare mal giocate si sono sentite dichiarazioni più votate al giustificarsi che al chiedere scusa con reale convinzione e tutto ciò alla lunga ha un peso. Non bastano le operazioni di marketing con qualche partita a prezzi stracciati per rabbonire i clienti o mandare i tesserati alle feste di qualche Toro Club oppure aprire gli allenamenti ai tifosi nell’ultima settimana della stagione e qualche volta durante il resto dell’anno per tenere tutti buoni e creare consenso incondizionato. I tifosi del Toro meritano di più e non hanno mai preteso traguardi irraggiungibili, quindi Cairo, i dirigenti, Ventura e i giocatori li accontentino perché senza tifosi tutti loro non esisterebbero.