I Primavera Edera e Candellone convocati per la gara con la Roma: che bello sarebbe vederli in campo!
Out Immobile e Maxi Lopez e con i soli Belotti e Matinez a disposizione Ventura è stato costretto a convocare Simone Edera e Leonardo Candellone, due giovani attaccanti della Primavera di Moreno Longo. Già questo è un evento perché anche solo vedere seduti sulla panchina del Torino due ragazzi delle giovanili è cosa rarissima, infatti, di solito avviene in casi di estrema emergenza come quello odierno. Immobile è ancora alle prese con la lesione di primo grado alla giunzione mio tendinea prossimale del muscolo bicipite femorale della coscia destra, sta decisamente meglio ed è in via di guarigione, però, non è ancora convocabile e Maxi Lopez è finito due giorni in ospedale a causa di una tonsillite acuta con febbre alta ed è evidente che non possa essere fra i partecipanti della trasferta a Roma.
Edera e Candellone sono due colonne portanti della Primavera granata che sta lottando per provare a conquistare il secondo posto per accedere direttamente alla fase finale del torneo oppure arrivandoci tramite i play-off. Nella Primavera di Moreno Longo che adotta il 4-3-3 giocano da esterni d’attacco Edera a destra, sinistro a piede invertito, e Candellone a sinistra, destro a piede invertito. Entrambi all’occorrenza possono ance adattarsi a fare altro, però, in linea di massima sono due attaccanti esterni. Simone Edera ha qualità tecniche notevoli, ha cambio di ritmo e di passo ed è un giocatore che riesce a dare una svolta importante alla partita potendola decidere da un momento all’altro con giocate personali. Ha talento ed essendo giovane deve migliorare dal punto di vista della continuità. Leonardo Candellone nel rendimento è molto continuo e ha nella potenza e nella corsa le sue qualità migliori, negli spazi fa prevalere la forza fisica e l’esplosività e al di Edera deve migliorare a livello tecnico perché non ha ancora giocate “pulite” tipiche dei calciatori delle categorie importanti. Con la Primavera in questa stagione sono gli attaccanti che hanno messo a segno più gol rispettivamente otto e dieci, anche se non sono prime punte.
Sarebbe molto bello che due giovani promesse del calcio italiano potessero essere mandati in campo da Ventura contro la Roma in una partita di prestigio, sarà difficile, molto difficile che ciò avvenga, però, è proprio questo che manca al Torino: dare fiducia ai ragazzi della Primavera. Soprattutto lascerebbe un retrogusto amaro in bocca se l’uno o l’altro dovessero entrare solo se la squadra stesse perdendo con un risultato non più ribaltabile, tanto si tratterebbe di una situazione di emergenza un po’ come avvenne a Diop, proprio contro la Roma nella capitale il 19 novembre 2012. Diop fu fatto entrare all’85 al posto di Cerci quando la squadra di Ventura era sotto di un gol, segnato su rigore da Osvaldo al 71’, e con i giallorossi in continua pressione che assediavano l’area del Torino e, infatti, un minuto dopo arrivò anche il secondo gol della Roma e a realizzarlo fu Pjanic. Giocare anche pochi minuti con la prima squadra e per di più con un avversario come la Roma è sempre una bella opportunità, ma la tranquillità ormai raggiunta in classifica dal Torino e soprattutto le doti di Edera e Candellone meriterebbero uno spazio non minimale, magari gli ultimi venti minuti a prescindere dal risultato e dalle conoscenze che possono avere i due del gioco di Ventura, mandarli in campo e lasciarli liberi di agire con i compagni pronti ad aiutarli, giusto per vedere che cosa possono fare.