Mou alla Roma: cosa cambia nell'(ipotetico) asse di mercato col Toro

05.05.2021 11:22 di  Claudio Colla   vedi letture
Mou alla Roma: cosa cambia nell'(ipotetico) asse di mercato col Toro
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© foto di Imago/Image Sport

Torna su una panchina italiana, a undici anni dall'indimenticabile triplete conseguito alla guida dell'Inter, niente meno che lo "Special One", José Mourinho. Personaggio capace di suscitare, che se ne sia ammiratori o detrattori, una moltitudine di sentimenti; una vastissima gamma, dalla quale è certamente esclusa l'indifferenza.

Per la Roma, che fino a pochi giorni fa sembrava essere in procinto di affidarsi a Maurizio Sarri, possono in ogni caso cambiare sensibilmente i potenziali equilibri di mercato. Le prime direttive del tecnico lusitano sembrano corrispondere, in particolare, a tre innesti: un portiere, con Pau Lopez in uscita pressoché sicura, un difensore centrale (scontata la conferma per Kumbulla, a differenza di quella per Smalling, che a Manchester, con Mourinho, non legò particolarmente), e un attaccante (a Mou non dispiacerebbe mantenere in organico Dzeko, per il quale però, dopo sei anni all'ombra del Colosseo, l'esperienza in giallorosso sembra davvero essere giunta ai titoli di coda). 

Scenari di mercato sull'asse Roma-Torino (quella granata)? Mourinho è un fautore del 4-2-3-1, modulo che escluderebbe, almeno in teoria, un assalto a uno tra Izzo e Bremer. Più plausibile possa piacere Nkoulou, magari per rimpiazzare, come rincalzo d'esperienza, Federico Fazio. Un profilo come quello di Rolando Mandragora, invece, può solleticare l'interesse del portoghese; in casa Toro, però, data per scontata la salvezza, l'ex-Udinese appare al momento, insieme a Sanabria, come l'unico autentico incedibile. I granata, peraltro, avevano sondato, tempo fa, il mediano guineano Amadou Diawara, fuori portata però innanzitutto dal punto di vista dell'ingaggio (due milioni e mezzo di euro a stagione). Inevitabile, infine, possa tornare a circolare con insistenza il nome di Andrea Belotti: a Mourinho piacciono le prime punte in grado di sacrificarsi, di muoversi su tutto il fronte offensivo, di giocare larghe, all'occorrenza, per favorire gli inserimenti di rifinitori, laterali, e mezzali. Tutto naturalmente ancora da decidere, da valutare, da intavolare.