I 44 giorni di Longo: tra la partenza in salita e il Torino da salvare

Gli infortuni e gli acciacchi stanno complicando l’attuazione di soluzioni che l’allenatore sgranata stava provando in vista della ripartenza.
07.06.2020 09:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Lukic e Longo
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Lukic e Longo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sono giorni molto impegnativi per Moreno Longo che già prima della ripresa del campionato si è trovato con Baselli out, sarà operato domani e ha chiuso anticipatamente la stagione, e con Ansaldi, Lukic e Meïté che hanno muscoli a rischio, Cristian e Soualiho alle prese anche ieri con allenamenti personalizzati e Sasa li aveva dovuti svolgere a cavallo fra la scorsa e questa settimana. Tegole che proprio non ci volevano in vista di 13 partite che si disputeranno nell’arco di 44 giorni e con il Torino a sole due lunghezze dal terz’ultimo posto occupato da Genoa e Lecce, senza contare che in questo finale lo stesso Longo si gioca le chance, poche per la verità, di rimanere sulla panchina granata nonostante sia arrivato quando il Torino era già in cattive acque e poi ci si è messa anche la pandemia da Covid-19 a imporre un lungo stop al campionato.

La rosa non è abbondante, anche perché nel mercato di gennaio, su input dell’allora allenatore Mazzarri, la società l’aveva sfoltita senza andare a puntellare con nuovi ingressi anche reparti che, come le fasce e il centrocampo, non erano particolarmente abbondanti o comunque formati anche da giocatori che rendevano meno di quanto ci si aspettava. E adesso il destino beffardo ha proprio colpito la mediana mettendo Longo davanti a una strada tutta in salita.

Il mister stava provando anche altre soluzioni per rendere il Torino meno vulnerabile in difesa e dare più incisività all’attacco visto che il 3-5-2 e le sue varianti, 3-4-3 e 3-4-1-2 oppure 3-4-2-1, finora non avevano dato grandi risultati come hanno ampiamente dimostrato i 45 gol subiti e le 28 reti segnate. Moreno stava infatti provando il 4-4-2, ma con l’infortunio di Baselli e il rischi che anche Ansaldi, Lukic e Meïté possano riportare acciacchi, per non dire infortuni, che li rendano indisponibili dal 20 giugno in poi, quando si riprenderà a giocare, questa soluzione potrebbe essere difficile da attuare.
Il tour de force del Torino inizierà con due partite in casa, anche se in un ambiente surreale senza la presenza dei tifosi, e servirà subito fare punti sia con il Parma sia con l’Udinese per dare il la alla risalita della classifica e infondere fiducia. Longo ci sta provando a battere anche le avversità, ma devono farlo anche e soprattutto i giocatori.