Grande Genoa, Toro poco reattivo
Il Grifone era il favorito di questa partita, considerando il suo ruolino di marcia a Marassi, il Torino arrivava da un buon finale di 2008, in realtà non è mai stato in partita, se non nel primo quarto d'ora. Subito il gol del Genoa, i granata sono stati poco reattivi, dove nessuno, nemmeno Dzemaili, ha fatto la differenza in positivo. Rosina, nella ripresa, quando ha avuto più spazio e si è posizionato dietro a Bianchi, dopo la sostituzione di Amoruso, ha spinto di più in attacco. Le punte granata non hanno quasi mai impensierito Rubinho, a parte il tiro di Dzemaili e il colpo di testa di Bianchi nei primi 45', così il tiro angolato, ma lento di Stellone nella ripresa. Tutto qui, un po' poco, anche se ci sono le attenuanti che il Genoa in casa va sempre a mille. A livello di classifica e gioco sono tornati i vecchi fantasmi, al punto che c'è da pensare che De Biasi non era il colpevole di questa brutta classifica.
Il Genoa è una squadra che, come ha detto Milanetto a TorinoGranata in settimana, non si pone limiti, adesso ha raggiunto il quarto posto alla pari della Fiorentina. Leggendo i nomi della rosa rossoblù, a parte Milito, non ci sono grandissimi campioni, ma c'è la mano di un allenatore capace, che ha saputo creare un gruppo a sua immagine e somiglianza, dove tutti giocano aiutandosi, senza protagonismi personali. Una squadra offensiva che sa dare anche spettacolo, una squadra dove può vivere in un ambiente tranquillo, senza scossoni ogni due o tre mesi, senza che qualcuno s'inventi ipotetici futuri presidenti mascherati, una squadra e una società che fanno sorridere per come si comporta in campo. Tutto quello che non è il Toro.