Gli infortuni fra i difensori del Torino aprono a un nuovo arrivo, ma c’è Mantovani
Prima Maksimovic e poi Jansson sono stati messi ko da infortuni che li terranno lontani dai campi di gioco almeno fino a novembre e poi c’è anche da mettere in conto che una volta guariti dovranno ritrovare la forma per dare il loro contributo ed evitare pericolose ricadute. Maksimovic è stato operato il tre settembre al piede sinistro per ridurre e stabilizzare la frattura del quinto metatarso a causa di un colpo ricevuto quando era in ritiro con la Nazionale, ma già il ventuno luglio in allenamento aveva ricevuto un doloroso pestone sempre allo stesso piede che gli aveva procurato un trauma contusivo. Jansson anche lui in estate, il quattro giugno, era finito sotto i ferri del chirurgo per risolvere la tendinopatia rotulea cronica al ginocchio sinistro però continuava ad avere il ginocchio gonfio, così dopo un consulto con il chirurgo svedese che l’aveva operato e un altro con un luminare finlandese specializzato negli infortuni ai tendini ed è stato deciso di sottoporlo a cure conservative nella speranza di evitare un secondo intervento chirurgico.
Maksimovic è titolare e adesso al suo posto gioca Bovo, che in carriera però purtroppo ha avuto più volte a che fare con problemi fisici, Jansson è la riserva di Glik e per Ventura aver perso ben due giocatori nello stesso reparto è un problema, finora tamponato, ma se per una squalifica o anche solo un raffreddore dovesse trovarsi con un altro difensore in meno la situazione critica diventerebbe emergenza. A questo punto la società potrebbe correre ai ripari prendendo un calciatore svincolato, costo del cartellino zero e dal punto di vista economico spese solo per l’ingaggio. Infatti, sono iniziate a circolare le voci di un interessamento nei confronti di Santacroce, ex Parma. Altra possibile soluzione è sperare che la sfortuna non vada a importunare altri difensori granata in modo da attendere che Maksimovic e Jansson guariscano e poi a gennaio, alla riapertura del mercato, se serve prendere un altro difensore.
Che il Torino corra ai ripari o che attenda speranzoso comunque chi arriverebbe dovrebbe apprendere movimenti e schemi di Ventura, quindi non sarebbe pronto subito in caso di necessità. Perché allora non puntare con convinzione su Mantovani? Il ragazzo, in forza alla Primavera di Longo come fuori-quota, ha effettuato la preparazione estiva con la prima squadra e di conseguenza il sistema di gioco lo conosce, magari non perfettamente, ma sicuramente più di un nuovo arrivato. È vero che si rischierebbe di toglierlo alla Primavera creando un problema a mister Longo, ma si tratta di una situazione di forza maggiore. Anche se il Torino decidesse di attendere per poi puntare su un giovane di prospettiva ci sarebbe lo stesso il problema dell’apprendistato, allora perché per una volta non guardarsi in casa? Fra i nomi che sono accostati al Torino ci sono quelli di: Fabricio Formiliano, già seguito in estate, uruguaiano di ventidue anni in forza al Danubio, non ci sarebbero problemi anche se è extracomunitario perché il Torino ha un posto libero. Uros Spajic pure lui ventiduenne e serbo come Maksimovic, che milita nel Tolosa. Lindsay Rose che ha ventitré anni, è originario delle Mauritius e gioca nel Lione. Tobias Figueiredo portoghese che ha ventuno anni ed è in forza allo Sporting Lisbona. Diego Reyes messicano di ventitré anni che gioca nel Real Sociedad in Spagna, ma che è di proprietà del Porto. Sicuramente rispetto a Mantovani che ha diciannove anni tutti questi giocatori hanno un po’ più d’esperienza a livello di prima squadra, ma non conoscono né il calcio italiano né il gioco di Ventura, mentre Mantovani sì. Oltretutto dalla prossima stagione sarà a pieno regime la riforma delle rose e Mantovani rientra appieno nella categoria dei quattro formati in un vivaio italiano, Valerio arriva da quello della Roma, e anche dal punto di vista economico non costa nulla perché già tesserato per il club e potrebbe diventare una plusvalenza in futuro. Pensarci, perché no?