Gioia serba per Radonjic: ora il rientro da Juric e un futuro da scrivere
E’ una gioia per tutti i serbi del Toro, ma è anche e soprattutto una rivincita per Radonjic. Il fantasista, insieme ai compagni Milinkovic-Savic e Ilic oltre ai “cugini bianconeri” Vlahovic e Kostic, ha strappato il pass per gli Europei del 2024 in Germania. Una bella soddisfazione per una nazione intera, che si sta confermando a buoni livelli nel panorama calcistico internazionale. Restringendo il campo al folletto granata, è finalmente riuscito a riassaporare il campo: già la sua convocazione sembrava a rischio vista la sua “retrocessione” nelle gerarchie di Ivan Juric, invece ha collezionato 85 minuti complessivi tra Belgio e Bulgaria con tanto di una maglia da titolare. Non ha segnato e non ha fatto assist, ma è riuscito a tornare protagonista.
Ora tornerà al Filadelfia galvanizzato e carico, anche con il tecnico croato la strada appare ancora lunga e in salita. “Il passaggio al 3-5-2 inevitabilmente lo ha penalizzato, lo utilizzerò quando penserò che sia giusto” l’ultimo commento di Juric su Radonjic. Perchè dopo la tempesta post-Hellas Verona, c’è stata una sorta di rappacificazione, anche se il minutaggio del serbo rimane al di sotto delle attese. Dal 7 ottobre alla trasferta di Monza dell’11 novembre ha giocato la miseria di 11 minuti totali, anche se i numeri sono dalla sua parte: il 10 granata resta il capocannoniere della squadra a quota tre, concentrati però tra le sfide contro Genoa e Salernitana dello scorso settembre. Di questo passo, a gennaio potrebbero anche aprirsi le porte della cessione: dipenderà tutto da ciò che capiterà a dicembre. E al momento non si può escludere nessun tipo di scenario.