Gioco da ripensare anche in vista di nuovi innesti a gennaio

La società punta a uno o due fra Zapata, Pinilla, Zarate, Giovinco, Pavoletti, Paloschi e Pandev come rinforzi per gennaio. Serve però un centrocampista di qualità con visione del gioco per supportare l’attacco.
03.12.2014 11:42 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Gioco da ripensare anche in vista di nuovi innesti a gennaio
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino segna poco e non è una novità, ma il dato di fatto di questa stagione, quindi c’è un evidente problema nel reparto d’attacco, ma pensare che si possa risolvere semplicemente comprando o prendendo in prestito uno o anche due attaccanti a gennaio, quando aprirà il mercato di riparazione, sarebbe riduttivo. Se la squadra segna poco, e otto gol in tredici partite sono una vera miseria, molto dipende da come viene sviluppato il gioco e di conseguenza nel ragionamento si deve coinvolgere anche il centrocampo.

Spesso quando si vede giocare il Torino si nota che c’è una separazione fra il blocco composto da difensori e centrocampisti e gli attaccanti, con questi ultimi che spesso si ritrovano isolati e inevitabilmente fanno fatica a ricevere palloni anche se lanciati dalle retrovie perché sono facilmente marcabili dai difensori avversari. Altro problema è che le punte in troppe occasioni devono arrivare fino alla linea di centrocampo e anche oltre per recuperare la palla e poi provare ad avvicinarsi all’area avversaria per tirare in porta. Anche in questi frangenti il più delle volte il resto della squadra non avanza abbastanza, se non con uno o due uomini, per spostare il baricentro e supportare coralmente gli attaccanti. Nelle ultime partite è vero che qualche verticalizzazione in più c’è stata, ma affidata soprattutto allo spunto dei singoli. Troppo poco come evidenziano i fatti.

Continuando in questo modo difficilmente il Torino riuscirà a risolvere il problema del gol e anche prendendo a gennaio altri attaccanti con maggiore qualità e capacità d’inquadrare lo specchio della porta, c’è il rischio che non migliorino più di tanto il numero delle reti segnate perché si ritroverebbero nella stessa condizione di Quagliarella e Amauri: sbattersi e lottare e segnare poco o niente. Zapata, Pinilla, Zarate, Giovinco, Pavoletti, Paloschi, Pandev e chi più ne ha più ne metta sono tutti nel mirino della società granata da tempo, non per nulla i loro nomi ricorrevano quest’estate e anche in precedenza. Più o meno tutti potrebbero essere utili, almeno per tamponare la situazione fino alla fine del campionato, ma se poi non fossero messi nella condizione migliore per agire non riuscirebbero a far cambiare più di tanto rotta al Torino. Mutare in parte il gioco e prendere un centrocampista che abbia visione del gioco e che guidi la squadra mantenendola compatta anche nella fase offensiva, in modo da supportare coralmente gli attaccanti, potrebbe fare la differenza. Il problema principale è trovare un giocatore con queste caratteristiche e a un prezzo accessibile e poi Ventura dovrebbe affidarsi alle sue qualità e far si che il resto dei compagni lo seguano nell’impostazione della manovra d’attacco.