Gazzetta dello Sport, Valente è il cugino di Cairo

27.04.2012 14:44 di  Marina Beccuti   vedi letture
Gazzetta dello Sport, Valente è il cugino di Cairo
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© foto di Luigi Gasia/TuttoJuveStabia.it

A Padova giocano ogni carta per ribaltare lo 0-3 a tavolino a favore del Torino, dopo il black out dello stadio Euganeo. A venire incontro alla società patavina ci ha pensato la Gazzetta dello Sport, che oggi ha pubblicato un articolo in cui si sottolinea un legame di parentela tra il giudice Gianfranco Valente e Urbano Cairo, i due infatti sono cugini.

Così scrive la Rosa riguardo al regolamento: "Il problema è che l’articolo 28 del Codice di giustizia sportiva (Cgf), al comma 4, dispone che «ai componenti degli Organi della giustizia sportiva si applicano le norme in materia di astensione e di ricusazione previste dal Codice di procedura civile». Il riferimento è all’articolo 51 del codice: «Il giudice ha l’obbligo di astenersi… se egli stesso o la moglie è parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione, o è convivente o commensale abituale di una delle parti o di alcuno dei difensori".

Questo il lgame di parentela tra le parti, come riporta sempre la Gazzetta: "L’avvocato Gianfranco Valente è sposato con Domenica Maria Bussetti, cugina di primo grado del presidente Cairo, in quanto i due sono figli, rispettivamente, di una sorella e un fratello. In particolare, Margherita Maddalena Cairo, madre della moglie del Giudice sportivo, è sorella di Giuseppe Dalmazzo Cairo, padre di Urbano Cairo".

La difesa del Padova punta su questo aspetto: l’avvocato Valente, quando ha assunto la carica di Giudice sportivo, ma soprattutto quando ha dovuto decidere, per ben due volte, il delicato caso relativo a Padova-Torino, avrebbe dovuto astenersi e lasciare la decisione al suo vice, così avrebbe dovuto fare ogni volta che doveva decidere su questioni relative al Torino (ma non ha fatto sconti sulla squalifica di Bianchi, tre giornate poi ridotte a due, dopo che l'attaccante fu espulso in Torino-Bari per un fallo di reazione su Borghese, ndr). Il rischio a questo punto è che venga messo sul banco degli imputati il giudice Valente. Di certo per la Corte di Giustizia Federale non sarà semplice decidere.