Fra Torino e Atalanta i granata hanno più da perdere se non vincono
Il campionato è entrato nel vivo e il conto alla rovescia è inevitabilmente iniziato e a disposizione ci sono dieci gare per ottenere i verdetti definitivi sulla stagione e raggiungere gli obiettivi prefissati o che si sono creati durante l’arco della stagione. Il Torino sta facendo bene, ma deve fare meglio. Sembra un paradosso perché quando si sta già facendo bene che cosa si dovrebbe pretende di più? In teoria niente, ma nel calcio non funziona così, e per dirla tutta quasi sempre anche nella vita extracalcistica. Il sesto posto che vuole dire partecipazione all’Europa League della prossima stagione è un obiettivo che doveva essere già in preventivo, poiché quest’anno la squadra granata vi ha partecipato con onore fino agli ottavi e di conseguenza non può fare meno dello scorso anno, ma se per qualche strana ragione non fosse stato nei piani è comunque diventato obbligatorio per tre motivi. Il primo, agevolerà la società nel provare a trattenere i migliori giocatori, che altrimenti saranno facilmente concupiti da club che possono offrire loro maggiori guadagni e partite in competizioni internazionali. Il secondo, introiti economici più consistenti da diritti televisivi, sponsor e incassi per le partite. Ovviamente c’è anche il terzo che è il prestigio, ma al giorno d’oggi conta fino ad un certo punto non essendo nell’immediato precisamente monetizzabile, ma bisogna ricordarsi che lo è nel medio-lungo periodo, se supportato da una buona gestione e da continuità di risultati positivi.
Il Torino deve quindi compiere ogni sforzo per risalire la classifica e annullare i sette punti che lo separano dal sesto posto, poco importa se dovrà strapparlo a Fiorentina, Napoli o Sampdoria, e dovrà impedire che sia appannaggio di Genoa, Milan, Inter o Palermo, perché conta solo ottenerlo per quanto detto prima e le motivazioni sono tutt’altro che secondarie poiché incideranno sul futuro. Il primo ostacolo da superare per la squadra granata si chiama Atalanta. Sulla carta non dovrebbe essere un problema perché i bergamaschi hanno tredici punti in meno in classifica, però la loro attuale posizione in graduatoria li obbliga a stare attenti a non commettere passi falsi, cinque punti di margine dal terzultimo posto non sono così tanti, altrimenti rischiano di vedersi pericolosamente avvicinare da Cagliari e Cesena che faranno di tutto in queste ultime dieci giornate per evitare la serie B. Nonostante l’Atalanta sia molto vicina al bordo del burrone se anche non dovesse vincere sabato pomeriggio con il Torino avrebbe altre nove partite per scongiurare pericoli di cadere e comunque può contare sul fatto che ha quel margine di cinque punti per gestire la situazione. Il Torino, invece, in caso si mancata vittoria rischierebbe molto di più perché non solo potrebbe vedere aumentare il distacco dal sesto posto, anche solo in caso di pareggio, ma peggio ancora rischia di vedersi affiancare o sorpassare da Milan, Genoa e Inter. Classifica alla mano vincere con l’Atalanta quindi è l’unico risultato utile per il Torino.