Fino a Natale tocca a Quagliarella e Amauri fare la differenza

Amauri parla da leader. Barreto è di fatto un separato in casa, mentre Larrondo e Martinez non hanno ancora convinto del tutto. Al Torino restano due soli attaccanti sui quali puntare fino alla riapertura del mercato.
15.11.2014 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Fino a Natale tocca a Quagliarella e Amauri fare la differenza
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Amauri è carico e più che pronto a dare il suo contributo alla causa granata e se qualcuno avesse dei dubbi può cancellarli perché il giocatore, che presenziando ieri nel tardo pomeriggio ad un evento svoltosi in un negozio della Robe di Kappa, sponsor tecnico del Torino Fc, ha espresso alcuni concetti molto puntuali: 1) Se qualche giocatore sente troppa pressione cambi mestiere. 2) Le ultime partite sono state brutte, ma il gruppo è in grado di svoltare. 3) Tutti passano momenti difficili, ma è possibile riprendersi. 4) Il momento negativo del Torino è solo un black-out invece da come se ne parla sembra che i granata siano ultimi in classifica anche se non è così. 5) Le prossime tre partite sono importanti quindi gli avversari saranno studiati in modo da capire come far loro male. Decisamente un parlare da leader, è evidente che Amauri ha le idee chiare.

 

Ormai Barreto è praticamente fuori dai giochi e se ci fosse stato bisogno di un’ulteriore conferma è arrivata con l’esclusione dall’amichevole con il Venaria Reale di giovedì, solo un miracolo lo rimetterebbe nelle grazie di Ventura che lo aveva fortemente voluto ed ottenuto facendo spendere a Cairo qualche cosa in più di 2,5 milioni di euro, fra comproprietà e riscatto, per strapparlo all’Udinese. Nel Torino il brasiliano non è mai riuscito a riproporsi nel modo in cui aveva stupito positivamente nel Bari, dove Ventura lo aveva avuto, piuttosto ha ripercorso il mesto cammino degli anni dell’Udinese. A gennaio le strade di Barreto e del Torino dovrebbero dividersi e toccherà a Petrachi trovagli una collocazione, se così non sarà o se il giocatore non volesse trasferirsi altrove allora molto probabilmente continuerebbe la sua vita da separato in casa. Comunque il Torino dovrà trovare un sostituto.

 

Per quel che riguarda Larrondo e Martinez, entrambi per svariati motivi non hanno del tutto convinto, quindi di fatto fino alla riapertura del mercato il 5 gennaio toccherà a Quagliarella e ad Amauri farsi carico delle sorti granata. Soprattutto Amauri dovrà far sì che Ventura punti con decisione all’utilizzo delle due punte di ruolo, accantonando altri moduli e utilizzando sempre il 3-5-2, come d’altronde era nei piani estivi. Finora l’allenatore non è parso così convinto e deciso nell’impiego di Amauri al fianco di Quagliarella, infatti non sempre lo ha utilizzato un po’ perché è stato l’ultimo ad arrivare in granata quando il resto del gruppo era già due mesi che si allenava insieme, un po’ perché per quanto esperto l’italo-brasiliano non conosceva tutti i movimenti che Ventura vuole dai suoi giocatori, un po’ perché non sempre l’avversario da affrontare era ideale per la contemporanea scesa in campo di questi due giocatori e un po’ perché la squadra mancava di equilibrio e non poteva supportare i due attaccanti.

 

Il tempo però stringe e continuare a fare esperimenti, che non siano dettati da infortuni e squalifiche, non sembra la strada migliore da praticare perché non ha dato i risultati sperati. Per quanto visto finora Larrondo e Martinez sembrano più adatti a subentrare in corso d’opera qualora Amauri o Quagliarella avessero il fiato corto. Bisogna però che Ventura metta definitivamente alla prova questo duo permettendo loro di giocare più partite consecutive insieme, in modo che trovino l’intesa pur nella grande differenza che hanno nell’interpretare il ruolo di attaccante. Dalla ripresa, dopo la sosta per gl’impegni della Nazionale, ci saranno sette partite prima della pausa natalizia e se i due non accuseranno problemi fisici potrebbero farsi carico di indirizzare le sorti della squadra. Magari lasciare loro un po’ di libertà d’esprimersi chiedendo solo che siano supportati dai compagni in modo da non ritrovarsi isolati in mezzo ai difensori avversari potrebbe rivelarsi una soluzione atta a riuscire a segnare più gol. Quagliarella e Amauri insieme hanno la forza di prendere per mano il Torino, bisogna però lasciarglielo fare, almeno fino alla riapertura del mercato.