Evitare la caduta libera: ecco l’obiettivo del Torino
Dopo il non preventivabile e inaccettabile ko con la Spal e le vacanze natalizie il Torino affronterà un trittico verità: Roma, Genoa in Coppa Italia e Bologna. E intanto inizierà la sessione di mercato cosiddetta di riparazione. Per Mazzarri i problemi non mancano a iniziare dalle squalifiche di Ansaldi e Bremer e dagli infortuni dello stesso Ansaldi, di Falque, rimasto ancora in Spagna per proseguire il recupero, e di Lyanco. Principalmente, però, l’allenatore granata dovrà motivare la squadra in modo che nella trasferta nella Capitale non faccia come avvenuto in occasione della partita con Lazio: una débâcle ignobile vista la pochezza, per non dire nullità, del gioco prodotto in campo dai suoi, pur tenendo conto della superiore qualità dei biancocelesti. La Roma è decisamente più forte del Torino e se una sconfitta può anche starci, non sarebbe accettabile una disfatta senza provare a vendere cara la pelle.
Tutti sotto esame. Il primo banco di prova per il Torino sarà dunque la Roma domenica sera, poi, quattro giorni dopo ci sarà la Coppa Italia con un avversario decisamente alla portata com’è il Genoa del neo allenatore Davide Nicola e in questo caso è ammissibile un solo risultato: la vittoria con relativo passaggio del turno. Infine, dopo tre giorni, l’ultima gara del girone d’andata con la sfida al Bologna guidato dall’ex Mihajlovic, che fu esonerato due anni fa e sostituito con Mazzarri, altra partita con una squadra che per valore non è superiore a quella granata.
Nel frattempo dal 2 gennaio ci sarà la sessione invernale del mercato e qui sarà la società ad essere sotto esame. La squadra ha evidentemente bisogno di rinforzi, ma, salvo non preventivabili sorprese, prima la dirigenza procederà a sfoltire la rosa da quegli elementi che non trovano spazio o ne trovano troppo poco, Bonifazi, Edera, Parigini e si vedrà che cosa accadrà per Zaza e Falque (gli infortuni pongono lo spagnolo su un piano differente rispetto a Zaza), e solo in un secondo momento eventualmente arriveranno nuovi giocatori, uno o al massimo due nel caso di cessione di Zaza o Falque.
La piazza è delusa e scontenta e le contestazioni dell’ultimo periodo nei confronti di Mazzarri, Cairo e della squadra continueranno soprattutto se non arriveranno risultati sul campo e se il mercato non porterà rinforzi. Nessuno al Torino può permettersi ulteriori passi falsi o mosse sbagliate. L’attuale classifica non è disastrosa, decimo posto in coabitazione con il Milan, ma le otto sconfitte su diciassette partite tre delle quali con chi era ultimo in classifica, Lecce, Sampdoria e Spal, una difesa che ha acqua, già ventisei i gol subiti, e un attacco non proprio prolifico, ventidue i gol realizzati, hanno posto il Torino in una situazione difficile perché ben distante dalle aspettative e se non sarà invertita la rotta si prospetterà una caduta liberà. Non che i granata rischino di essere coinvolti nella lotta per non retrocedere, ma si troveranno per l’ennesima volta con un progetto non andato a buon fine e con un ciclo da ricominciare.