Emergenza in difesa e sugli esterni per la trasferta a Palermo
Ogbonna non c’è la fa, aveva già dovuto rinunciare alla convocazione in Nazionale e adesso è stato costretto ad alzare bandiera bianca ai problemi fisici che lo stanno tormentando in questo periodo, così Ventura dopo aver sentito il parere dei medici ha dovuto fare di necessità virtù e non convocare il difensore centrale. Cosa abbia Ogbonna non è chiaro: prima ha avuto la prostatite poi un’infiammazione nella zona inguinale che ha alcuni sintomi simili a quelli della pubalgia. Questa infiammazione a inizio settimana sembrava superata e infatti il giocatore era tornato ad allenarsi con i compagni, ma nelle ultime ore il problema è ricomparso e di conseguenza Angelo, che sarà sottoposto a ulteriori accertamenti, non può essere a disposizione del mister per la delicata trasferta a Palermo. Ma i problemi di Ventura in difesa non si limitano alla sola assenza di Ogbonna, che molto probabilmente sarà sostituito da Rodriguez, anche Darmian non sarà della partita perché deve scontare un turno di squalifica e al suo posto giocherà D’Ambrosio, ultimamente impiegato fuori ruolo come terzino sinistro per sostituire Masiello che ha superato i problemi al bicipite femorale sinistro, infatti è stato convocato per domani e dovrebbe andare regolarmente in campo, nel caso non dovesse farcela per tutta la durata della partita Agostini è pronto per il suo debutto con la maglia granata.
“In difesa non siamo al top – conferma Ventura nella conferenza stampa che ha preceduto la partenza della squadra alla volta di Palermo - siamo un po’ rabberciati, c’è un po’ d’emergenza, ma siamo all’ottava giornata e quindi c'è tutto il tempo … anzi c'è la possibilità di effettuare verifiche che non abbiamo ancora fatto, ovviamente era meglio avere Ogbonna al centro della difesa, ma non mi sono mai lamentato per le assenze e non inizio sicuramente a farlo oggi”. Sulla possibilità di vedere al centro della difesa al fianco di Glik Di Cesare o Rodriguez il mister chiarisce: “Per Rodriguez vale il discorso che si faceva l'anno scorso per Pratali: se si pretende responsabilità, rispetto e professionalità da un giocatore che davanti ha Ogbonna e lavora sempre per essere pronto in caso di necessità nel momento in cui Angelo non può giocare e al suo posto non giocasse lui bensì un altro non si potrebbe contare sulla sua disponibilità. Chiaramente la partita di domani con il Palermo non è la più adatta per Rodriguez, però io metto davanti l'importanza del rapporto all'interno del gruppo e quindi non ho nessuna remora, in linea di massima, a far giocare dall'inizio Rodriguez, ma al momento non lo ufficializzo, vedremo domani. Rodriguez nell'amichevole con il Rijeka ha fatto la prima partita con noi, è un giocatore che ha delle buone qualità, ma è chiaro che non avendo mai giocato una gara intera di campionato il rischio è più sulla tenuta nei novanta minuti che su altro. Si è allenato molto, però giocato poco, ma avrà come sempre i compagni ad aiutarlo”.
Mister Ventura è consapevole di affrontare una gara non semplice: “A Palermo sarà una partita difficile perché avremo di fronte una buona squadra, da quando c'è Gasperini ha preso ritmo e strutture quindi qualità e organizzazione, per questo dico che la partita è obiettivamente difficile e sarà giocata in un ambiente caldo, di conseguenza sarà un’ulteriore verifica perciò continuiamo, chiaramente cercando di andare a fare punti”.
Miccoli vuole raggiungere i centro gol, ma il Torino non erigerà barricate per fermarlo. “Miccoli vuole raggiungere i cento gol e noi vogliamo raggiungere il nostro obiettivo e quindi faremo di tutto per riuscirci. Auguro a Miccoli di raggiungere il suo di obiettivo, magari non nella partita di domani. Noi per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo cercare di fare punti in casa e fuori, quindi anche domani ci proveremo. Miccoli è un giocatore importante del Palermo, ma non è l'unico e quelli meno noti, inteso come nomi, sono poi quelli che danno ancora di più, ad esempio Morganella gioca sempre con grande intensità per tutta la partita e questo la dice lunga sulla difficoltà di questa gara”.
Non è un problema per il Torino la possibilità che il Palermo giochi con due trequartisti anche se atipici, ma su questo Ventura potrebbe fare un po’ di pretattica perciò affronta l’argomento senza dare risposte precise sulle eventuali contromosse: “Utilizzare il trequartista è il loro modo di giocare e noi ci comporteremo di conseguenza. E’ chiaro che il comportamento dei giocatori sarà leggermente diverso perché non possiamo avere due centrocampisti davanti alle punte avversarie se invece ce n'è una sola, Miccoli o Budan. Gli uomini sono quelli e noi dobbiamo affrontare le partite secondo le nostre conoscenze e in base alle letture delle situazioni. Per come prepara le partite Gasperini questa potrà essere più delle precedenti una partita a scacchi”.
Il Torino non ha problemi solo in difesa, ma anche gli esterni non abbondano (Santana e Verdi non sono disponibili) e questo potrebbe avere come conseguenza modificare il consueto assetto tattico, ma Ventura non conferma né smentisce e continua con la pretattica: “Questo mi ha dato la possibilità di convocare Birsa e Bakic che per la prima volta vengono con noi, così respirano l’aria dello spogliatoio. Stevanovic è tornato rinfrancato dall'esperienza con la nazionale e questo mi rende contento. Abbiamo una rosa ampia, quindi cercheremo di sopperire alle assenze importanti che abbiamo”.
Bocca cucita del mister anche sulla possibilità di vedere in attacco la coppia Bianchi-Sansone: “Chiarisco per l'ennesima volta: Sansone è un ragazzo che sta lavorando per acquisire la condizione che gli permetta di fare la punta del Torino. Credo che sia un giocatore assolutamente utile alla nostra causa, però non bisogna avere premura e mettergli pressione altrimenti si fa il suo male, è un ragazzo che secondo me va lasciato tranquillo perché Sansone non deve diventare un part time, bensì deve lavorare per diventare un giocatore del Torino, non che non lo sia già adesso, ma deve diventarlo di sostanza”.
Una mediana a tre magari con un giocatore che possa fare da raccordo fra centrocampo e attacco non la esclude Ventura, che però anche su questo fa pretattica e non si sbilancia: “Si può fare tutto, si può giocare con l'uomo fra le linee o con una punta in meno. Questa partita è un po’ atipica, non ci sono tante squadre che giocano come il Palermo, quindi è una gara che va interpretata. La si può interpretare in mille modi: si possono mettere giocatori più di contenimento o più offensivi ed è chiaro che in base a chi si mette cambierà l'atteggiamento. Si può mettere l'uomo fra le linee, come abbiamo fatto, e creare molte occasioni, ma senza ottenere gol. E’ sempre il risultato a dire se si è agito bene o male. Lo ripeto, il Palermo è una squadra che ha organizzazione, quindi va affrontata con conoscenze altrimenti non si hanno speranze di fare punti”.
Dopo la sconfitta con il Cagliari e la sosta per le gare della Nazionale i tifosi si aspettano una rivincita e un atteggiamento differente ripartendo con slancio. “Fino a oggi – puntualizza Ventura - tutti i punti che il Torino ha fatto non sono stati regalati, le partite che abbiamo giocato hanno dimostrato che se stiamo bene con le gambe e con la testa possiamo giocarcela con tutti. Noi non possiamo vivere alla giornata, ma vivere di programmazione con la finalità di lavorare per migliorarci e crescere e poi di partita in partita andare a fare le verifiche sul piano caratteriale e delle conoscenze. In ogni partita s’incamera esperienza, ad esempio l'errore di Glik a Genova, spero che non lo faccia più, é stata un'esperienza che ha fatto e ha incamerato e quindi non la ripeterà più. Le esperienze si fanno in partita e non in allenamento, alcuni giocatori hanno margini di miglioramento sia in serenità sia in personalità tecnica e molti di loro non sanno quanto di più possono dare. Quando in campo si fanno delle cose che riescono si capisce che se si vuole si può e nasce l’autostima e la consapevolezza di quello che si è così si diventa sempre più squadra ed è da questo che bisogna ripartire. Il campionato è fatto di tappe con salite difficili, tornanti tortuosi, ma ci saranno anche le discese. I giocatori sono consapevoli che con il Cagliari le gambe non erano le solite, ma quella era stata una settimana anomala, e si sono resi conto di quante cose si sarebbero potute fare. Anche questa è stata un’esperienza. L’esperienza non è solo quando si vince cinque a uno, ma la si accumula attraverso pareggi e sconfitte, attraverso partite buone e meno buone. La gara con il Cagliari ha detto che se giocheremo così non saremo mai competitivi, mentre tutte le altre partite ci avevano detto che se le affronteremo sempre in quel modo ce la giocheremo con tutte le squadre che incontreremo”.
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