E ci risiamo: altri tre punti buttati alle ortiche dal Torino ed ora la classifica è diventata preoccupante, non meno del perdurare dei problemi dei granata
A differenza di altre volte, inutile elencarle tanto tutti le conoscono, il Torino ha approcciato bene alla partita, già in vantaggio dopo 10 minuti, Valsic di rigore, e poi al 17esimo è arrivato anche il gol di Zapata. Sembrava proprio che tutto filasse liscio, ma sarebbe stato troppo bello per essere vero e infatti è arrivata la sassata da trenta metri di Rabiot che ha riaperto la partita (24’). Il francese, servito in orizzontale da Tomori, di potenza col sinistro da fuori area ha mandato la palla nel sette e Israel non ha fatto granché per cercare di parare il tiro, anzi è parso proprio che non lo avesse visto partire (24’). Poi però è di nuovo sembrato che la Buona Sorte fosse benevola con i granata. Leão, ha accusato un problema, all’adduttore, ed è stato sostituito da Ricci (31’). Non che Samuele non sia un giocatore di qualità, ma il Milan era in difficoltà e perdere uno come il portoghese, che in qualsiasi momento può cambiare le sorti di qualsivoglia partita, poteva essere un colpo per i rossoneri. Così però non è stato, già per poco Rabiot non ha pareggiato (45’),
Dopo l’intervallo Il Milan è apparso più determinato, per i rossoneri c’era in ballo la vetta della classifica, anche se il Torino ancora per un po’ è riuscito a reggere. Due parate di Israel su Bartesaghi e Ricci (55’) hanno dato l’illusione che la partita potesse rimanere su un piano abbastanza equilibrato. Poi però in campo è entrato Pulisic che ha sbaragliato le carte in 10 minuti. Gli sono bastati 32 secondi per pareggiare (67’): Saelemaekers ha crossato verso il secondo palo senza che Casadei e Coco riuscissero a intervenire e Pulisic, non contrastato da Lazaro, da due passi ha segnato. E poi poco dopo ha portato in vantaggio il Milan (77’) complice un ritardo da parte del Torino nel sostituire Tameze che era infortunato e non poteva continuare a giocare. I granata infatti erano rimasti in 10 e il mancato cambio tempestivo con Masina, in conferenza stampa poi Baroni ha spiegato che il giocatore non era pronto a entrare in campo, e così Loftus-Cheek ha dato palla a Ricci che ha visto il taglio di Pulisic e lo ha servito con un cross basso, e lo statunitense, che aveva preso il tempo a Asllani, con il mancino ha insaccato. E pensare che Pulisic sabato aveva la febbre a 39 e ha raggiunto i compagni solo nella tarda mattinata di ieri. Maeglio non pensare cosa avrebbe fatto se non fosse stato male e avesse giocato dall’inizio. Al Torino è stato annullato un gol a Adams per un precedente fallo di Pedersen su Saelemaekers (71’), ma anche uno al Milan proprio a Pulisic per fuorigioco di Nkunku (90’). Nel recupero Ngonge ha anche avuto la possibilità di pareggiare, ma Tomori ha smorzato il suo tiro dal limite e Maignan ha parato facilmente (90’+1’) .
Soliti errori del Torino che spuntano come i funghi dopo la pioggia quando esce il sole. Il Torino così è alla terza sconfitta consecutiva, dopo quelle con Como e Lecce, ed è scivolato in classifica al 16° posto, complici anche le vittorie del Cagliari, del Parma e del Genoa che lo hanno agganciato a quota 14.
Mister Baroni vuole vedere comunque il bicchiere mezzo pieno. “Il primo tempo è stato fatto molto bene, la squadra ha tenuto il campo anche con personalità e portando pressione sulla palla facendolo in modo molto forte. E’ chiaro che stiamo parlando di una sconfitta e ci brucia, ci brucia tantissimo, però c’è la convinzione e, come ho detto ai ragazzi, adesso si va a casa col dolore e poi domani mattina si torna per lavorare". E ha aggiunto: “C'è il dolore forte della sconfitta per la terza volta, ma anche la consapevolezza, condivisa con la squadra, che ne verremo fuori da questa situazione".
Confida, o forse si aggrappa, a Zapata Baroni: “E' fondamentale perché è un ragazzo straordinario, un professionista incredibile oltre a essere un grande campione. Lo conoscete e i numeri di Zapata sono incredibili. Abbiamo bisogno di lui, questa squadra ha bisogno del miglior Duvan e lui sta arrivando, finalmente". E il gol che ha segnato a 429 dall’ultimo fatto nel giorno dell’infortunio effettivamente fa ben sperare.
I 14 punti fatti dal Torino in 14 partite se non sono proprio una media da retrocessione di certo sono un campanello d’allarme che risuona forte e chiaro, ma il mister allontana, o forse ci prova nel tentativo di eroicizzarle, le preoccupazioni: “Vedo il lavoro della squadra settimanalmente e la partecipazione e la dedizione che ci mettono i giocatori ed è questo che mi fa stare tranquillo. La squadra può fare gol, ma dobbiamo sicuramente fare meglio e lo sappiamo. Siamo usciti dal derby contro la Juve e abbiamo perso quattro giocatori e li stiamo recuperando. Oggi però la prestazione contro il Milan è stata convincente, molto convincente. Peccato veramente per la sconfitta perché la squadra non l’ha meritata".
A chi gli ha fatto notare che forse i cambi sono stati un po’ tardivi e magari potevano essere fatti già subito dopo il 2 a 2 ha risposto: “Il Milan aveva tanta fisicità in campo e quindi ho voluto tenere il più possibile anche la nostra fisicità perché poi le partite si gestiscono anche su questo, sulle palle inattive e sui cross che loro mettevano dentro. I due attaccanti potevano tenere palla e c’è stato qualche momento in cui la squadra ha pressato un po' meno perché ha fatto un grande primo tempo. Ci sta anche questo per il momento che stiamo passando. Fra il primo e il secondo tempo ho detto ai ragazzi: “Non pensiamo di tenere solo il risultato perché contro queste squadre è difficile”. Ripeto, oggi ho ancora più fiducia".
Una fiducia che tanti tifosi non hanno, anzi. Si può solo sperare che abbia ragione Baroni, in fin dei conti lui conosce meglio di tutti i suoi giocatori. La riprova sabato pomeriggio con la Cremonese che in classifica ha 20 punti, sei in più, e che è al 9° posto insieme al Sassuolo. E non ha la peggior difesa della Serie A, come il Torino che ha incassato 26 reti, avendone subite 17 e ha anche un attacco più prolifico, ha segnato 18 gol contro i 14 dei granata.
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