Dieci gare: per l’Europa, le riconferme e scongiurare troppi addii

Ichazo, Molinaro, Benassi, Basha, Gonzalez, El Kaddouri e Amauri devono convincere allenatore e società a tenerli. Darmian conteso da Barcellona, M. United e Bayern M.. Glik, Peres, Quagliarella e Maxi Lopez hanno estimatori.
02.04.2015 12:07 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Dieci gare: per l’Europa, le riconferme e scongiurare troppi addii
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Passa dal sesto posto e dalla conseguente partecipazione alla prossima Europa League il futuro del Torino e a tutto ciò sono strettamente legate le conferme di alcuni giocatori e soprattutto l’evitare che i migliori ringrazino e salutino per approdare in club che non si limitano ai campionati nazionali e che offrono stipendi decisamente più elevati. Il Torino deve sfruttare al massimo tutte le rimanenti dieci partite per accumulare un bottino di punti utile a raggiungere l’obiettivo per non aver rimpianti e per evitare che quest’estate la squadra sia rivoluzionata a causa di partenze eccellenti e nuovi arrivi che non si sa mai quanto effettivamente valgono e se sono gli uomini giusti.


Ichazo, Molinaro, Benassi, Basha, Gonzalez, El Kaddouri e Amauri devono dare tutto per restare in granata convincendo sia Ventura sia la società che sono i giocatori giusti, chi come titolare chi come riserva, anche per il prossimo anno. E’ ovvio che i motivi per trattenerli oppure no sarebbero differenti a seconda se la squadra arrivasse al sesto posto e se quindi  disputasse l’Europa League. Va, invece, dato quasi per certo l’addio di Darmian, se il Barcellona presenterà ufficialmente al Torino un’offerta, sarà impossibile trattenere Matteo, così come se a bussare alla porta di Cairo arriveranno il Manchester United o il Bayern Monaco. Anche Glik, Peres, Maxi Lopez e Quagliarella sono monitorati da più di un club sia italiano sia straniero e tutti sono pronti a fare offerte sia ai giocatori sia al Torino per aggiudicarseli. Magari poi più di un giocatore decide che per lui è meglio restare in granata, ma non è possibile dare per scontato nulla soprattutto se la stagione si chiudesse senza raggiungere l’obiettivo principale. Obiettivo mai dichiarato ufficialmente, però diventato tale con il percorso compiuto dalla squadra in Europa League che l’ha vista superare prima i preliminari, poi i play off, in seguito anche la fase a gironi e infine i quarti uscendo solo agli ottavi e non senza qualche rimpianto per come è andata la partita d’andata con lo Zenit a San Pietroburgo, stando solo a quella di ritorno il Torino meritava di accedere ai quarti.


In questo finale di stagione il Torino deve concentrarsi solo ed esclusivamente sul campionato e ha la possibilità di preparare tutte le partite senza utilizzare energie fisiche e mentali anche per competere su altri fronti. Il contesto si presenta quindi sotto questo aspetto favorevole e il calendario non è dei più ostici, anche se saranno quasi tutte partite delicate perché la maggior parte degli avversari sono impegnati a perseguire i propri obiettivi che non sono ancora stati raggiunti, a iniziare dall’Atalanta che vede mantenere il margine di sicurezza dal terzultimo posto.


Il Torino può chiudere il campionato in modo esaltante oppure dovendo fare i conti con le scelte di mercato in estate e a gennaio che non si sono rivelate azzeccate e che hanno finito per influire negativamente perché hanno impedito di raggiungere un traguardo che poteva essere alla portata, visto il generale andamento anche di tante altre squadre. Roma, Napoli, Milan e Inter sono ben al di sotto delle aspettative e la Fiorentina, anche a causa di infortuni che hanno perseguitato più di un suo giocatore, potrebbe ottenere un po’ meno di quello che era in preventivo per il campionato. Con un finale di stagione perfetto il Torino potrebbe non avere rimpianti e garantirsi una programmazione estiva consona a un club che ha scritto la storia del calcio italiano e che vuole affermarsi anche in Europa.