De Biasi: "Gli arbitri italiani restano i migliori"
Buongiorno mister, ha visto che tempo? (A Torino pioggia scrosciante)
“Piove sul bagnato, direte voi…”.
No, ma piove per l’assistente Chiocchi, fermato un mese da Collina.
“Mi dispiace per lui. Domenica ha preso un abbaglio ma credo sia stato un errore fortuito. Certo che il rammarico, per noi, resta grande, perché i gol noi li stiamo facendo. Ma voglio ripetere un concetto già espresso domenica sera: dobbiamo migliorare quegli aspetti che sono migliorabili, senza fasciarci la testa o pensare a facili alibi. Bisogna concentrarci tutti continuando a lavorare sui nostri difetti al fine di eliminarli".
Servirà aver protestato?
“Non lo so. Io penso alla squadra, al campo e ciò che conta è avere consistenza e compattezza e noi ce li abbiamo. Se continuiamo a giocare come domenica, alla fine i risultati arriveranno. Credo che se domenica fossimo usciti con un pareggio avremmo avuto da rammaricarci. Figuriamoci con una sconfitta”.
Ma il sistema arbitrale italiano è così deficitario?
“Ritengo che a livello internazionale gli arbitri italiani siano i migliori. E mi rendo conto di parlare a fronte dell’errore ai nostri danni di domenica ma in altri paesi il livello della classe arbitrale è inferiore. In Spagna, dove ho allenato lo scorso anno, ho visto situazioni ed errori davvero considerevoli. Solo che là utilizzano pochissima moviola e danno meno enfasi alle prestazioni delle giacchette nere. E’ la loro cultura calcistica. Ma la Spagna è campione d’Europa in carica, per cui non mi pare che il loro approccio al calcio sia tanto negativo ai fini dei risultati, anzi”.
Veniamo ai numeri del campo. La spaventa questa difesa così perforabile?
“Alcuni gol sono nati da episodi sfortunati, altri, però, sono originati da disattenzioni alle quali dobbiamo porvi rimedio. Io penso che una squadra come la nostra, che ha cambiato elementi in ruoli fondamentali in estate, può avere qualche residuo di incertezza in fase difensiva ma stiamo migliorando anche quello”.
Come mai tanta fragilità fisica dei centrali difensivi?
“Non sono d’accordo. Pratali ha avuto qualche fastidio relativo ad altre situazioni legate alla scorsa stagione e portate avanti nel tempo. Natali? Il vero problema è che arriva da sei mesi di inattività e quando si giocano tre partite a settimana lui ne risente ancora. Cesare soffre di una elongazione dell’adduttore ed è a rischio per il Palermo”.
Come giudica la prestazione di Ogbonna?
“Molto positiva. Credo che il ruolo del suo futuro sarà quello in cui ha giocato a Marassi. Deve solo continuare così”.
Come stanno Bianchi e Rosina. Qual è la loro situazione?
“Nell’ottica di 38 gare chiunque, per motivi differenti, passa dei momenti meno brillanti. Bianchi non ha fatto la preparazione con noi ma sta recuperando il tempo perduto. Alessandro è stato bersagliato da problemi fisici fin dall’inizio del campionato. Sono giocatori su cui, però, faccio grande affidamento e sono certo che nel corso della stagione sentiremo parlare ottimamente di questi due calciatori”.
E’ giusto dire che col 4-4-2 il Toro sta giocando meglio?
“Abbiamo trovato una maggiore quadratura con questo modulo. Ma non è un passo indietro rispetto ai propositi di inizio campionato. Non antepongo mai i moduli agli obiettivi ma valuto quale schieramento possa risultare il migliore per gli equilibri della squadra. Da qui in avanti saranno i giocatori a doversi adattare alle esigenze nostre, di squadra”.
La prestazione di Colombo l’ha stupita?
No, aveva solo bisogno di ambientarsi in un piazza come Torino. Necessitava e necessita del giusto tempo per ambientarsi. Nessuna sorpresa, comunque, anche perché lui, in carriera, ha sempre giocato esterno alto tranne nell’ultima stagione.
Come sta Zanetti?
“Ha avuto problemi non indifferenti e si temeva dovesse affrontare un’operazione per quanto riguarda l’appendice. Ora, invece sta meglio ed è tutto rientrato”.
Dzemaili sta conquistando i tifosi a forza di ottime partite.
“All’inizio ha avuto delle difficoltà, un pò per problemi di ambientamento, un po’ di lingua ma sopratutto a livello fisico. Problemi che gli hanno impedito di giocare con continuità. Tutti noi pensiamo possa avere grandi prospettive per il futuro”.
Che bilancio fa di queste prime dieci partite?
“Negativo per quanto riguarda i punti che siamo riusciti a conquistare rispetto a quanto abbiamo prodotto. Dal punto di vista delle situazioni oggettivamente avute, ne abbiamo realizzate assai più positive che negative. Siamo dunque in credito con i punti in classifica anche se dobbiamo cercare di ottimizzare al meglio la gran mole di gioco che produciamo”.
Per gentile concessione di Federico Freni della redazione del sito ufficiale di Gianni De Biasi