Covid, arbitro del campionato
Non è un nome nuovo uscito dall’Aia, ma il Covid-19 rischia di essere, per il secondo anno consecutivo, l’arbitro di questo campionato. E’ anche una questione di fortuna e il Toro, si sa, non ha mai avuto un destino favorevole. Tuttavia le scelte le fanno gli uomini, i consiglieri di Lega, anche quelli delle varie società, come i laziali, che non hanno voluto spostare di un giorno la partita. Al Toro sarebbe cambiato poco, perché comunque avrebbe avuto seri problemi ad affrontare la partita, con otto giocatori ancora positivi, soprattutto poco allenamento di gruppo.
Il guaio è capitato a causa di questa catastrofe epidemiologica successa proprio nel momento del turno infrasettimanale, altrimenti tutto si sarebbe risolto con il rinvio della partita contro il Sassuolo e stop. La Lazio non ha voluto spostare di un giorno il match perché sabato ha l’anticipo con la Juventus.
Il guaio sono questi calendari fitti e pieni di impegni, giorno per giorno, considerando che, per favorire le pay tv, bisogna spalmare i match su quattro giorni, dal venerdì al lunedì e quindi trovare un buco per il recupero di una partita diventa assai difficile.
Così sarà anche per il Toro, che adesso avrà due partite da recuperare e, vista la sua situazione di classifica, non è positivo giocare tante gare una dietro l’altra. Con l’affanno di non riuscire a superare gli avversari che magari, nel frattempo, si sono posti davanti ai granata in classifica. Ma sappiamo che Nicola ha grinta da vendere e saprà sia dosare le forze dei suoi giocatori, che dare la giusta determinazione per affrontare tutte le partite con la voglia matta di fare bene, anche per sconfiggere virus e decisioni discutibili.