Corsini: "Torino ambizioso, ma Novara più meritevole per la A"
Abbiamo intervistato in esclusiva Filippo Corsini, giornalista di Radio 1 Rai e conduttore della trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto – Serie B”. Il campionato di B è massacrante quindi il freno a mano tirato delle squadre in corsa per i palyoff è dovuto più a questo che ai calcoli. Il livellamento tecnico porta ai pochi punti che separano la zona per accedere alla serie A e a quella per non retrocedere in Lega Pro. La vittoria dei playoff è un discorso fra l’ambizione granata e i grandi meriti del Novara. Retrocedere dalla B è un duro colpo per i bilanci delle società.
Nelle ultime cinque giornate Varese, Novara, Reggina e Torino sembrano aver tirato il freno a mano, infatti il risultato più gettonato da loro è stato il pareggio. Stanno risparmiando le forze in vista dei playoff o è un calo che era prevedibile?
“Non credo che si tratti di risparmiarsi o di calcoli, il campionato di serie B è massacrante dunque subentrano tanti fattori, sicuramente la stanchezza poi la consapevolezza della posta in palio molto alta perché c’è il miraggio dei playoff. Probabilmente, perché non si è mai sicuri di nulla, alla fine qualche calcolo ci può anche stare, ormai è fatta e si frena un pochino. Il Varese ha questo rullino di marcia che se non vince pareggia, però in casa sono ormai quasi tre anni che non perde e ne fa anche una questione d’orgoglio e questo, anche inconsciamente, potrebbe portarlo ad accontentarsi del pareggio, però in assoluto non credo molto a tanti calcoli”.
Delle squadre che stanno nella parte centrale della classifica metà sono ancora in corsa per strappare un posto nei playoff e l’altra per non essere coinvolte nei playout. Questo è un segno della pochezza di questo campionato o vi è un livellamento tecnico che porta sullo stesso piano moltissime squadre?
“Non è un grandissimo campionato di serie B, però c’è anche un bel livellamento perché per andare ai playoff oltre al Torino possono ancora accedervi Livorno, Pescara, Padova e Crotone, tutte racchiuse in tre punti. Non vengono considerate Empoli e Vicenza che hanno quarantanove punti e volendo, ma non credo che sia possibile, potrebbero farcela anche loro ad acchiappare un ultimissimo posto per i playoff. Bisogna che chi sta davanti stia attento perché con un niente si viene risucchiati”.
Qual è la squadra più attrezzata per vincere i playoff?
“Per l’ambizione direi il Torino, ma considerando il bellissimo campionato che ha fatto, nonostante il calo dell’ultimo periodo, il Novara. Per il Novara sarebbe una grande conclusione di questa stagione che ha condotto sempre fra le prime posizioni e credo che se lo meriterebbe, anche perché sarebbe un risultato storico e un riconoscimento per Tesser che ha lavorato benissimo”.
A quattro giornate dalla fine del torneo anche in coda non vi è nulla di definito, persino il Frosinone, ultimo con trentacinque punti, potrebbe ancora salvarsi. Come giudica le squadre che lottano per non retrocedere in Lega Pro?
“Il Frosinone lo vedo, nonostante aritmeticamente non lo sia ancora, ormai spacciato e andato. L’Ascoli ha avuto un altro punto di penalizzazione e continua a lottare con il coltello tra i denti però ha un cammino difficile. La Triestina, che riuscirà probabilmente a raggiungere i playout, mi sembra tra le più scarse. La forza della disperazione fa sì che le squadre lottino fino all’ultimo per non retrocedere, così avviene anche in A perché se già passare dalla massima divisione alla B comporta problemi economici ed è quasi come scomparire scendere poi dalla B alla Lega Pro è anche peggio. Realtà come il Frosinone, che è una società con i bilanci sani e che paga regolarmente gli stipendi, riceverebbero una botta terribile. Quindi la differenza in queste ultime giornate per rimanere a galla la fanno le motivazioni, ma davanti alla pochezza tecnica c’è comunque poco da fare anche a fronte di grandi motivazioni”.