Contro il Genoa pensando solo alla classifica

Ventura recupera Vives, Sanchez Miño e Masiello, ma non può usufruire di Jansson squalificato. In infermeria restano Basha, Larrondo e forse Benassi. Le alternative per affrontare il Genoa ci sono.
18.12.2014 13:32 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Contro il Genoa pensando solo alla classifica
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Senza far conti e senza speculare, anche se la prudenza suggerirebbe di lottare per far di tutto in modo da strappare almeno un punto al Genoa, il Torino deve avere il coraggio di osare di più per non correre il rischio di essere beffato. Quando una squadra staziona nella parte bassa della classifica in campionato, ma allo stesso tempo è riuscita ad andare avanti in Europa League - pur tenendo conto che gli avversari in campo internazionale finora non sono stati fra i più forti, anzi – ha l’obbligo di impegnarsi a risollevarsi. Scendere in campo pensando solo a chiudersi in difesa nella speranza di sfruttare qualche occasione lasciata dagli avversari e ripartire in contropiede stride con l’atteggiamento di chi vuole essere il padrone del proprio destino. Per imporre il proprio gioco non si può attendere le mosse della parte avversa si deve agire per primi in modo che siano gli altri a doversi adeguare.

 

Il Genoa non disporrà di Perin e Perotti, squalificati, e il Torino dovrà fare a meno di Jansson per lo stesso motivo, però ha recuperato Vives, Sanchez Miño e Masiello e in infermeria rimangono solo Larrondo e Basha e forse Benassi ancora non del tutto ristabilitosi dall’elongazione muscolare, quindi Ventura ha a disposizione più di un’alternativa. Le scelte del mister granata di conseguenza si baseranno solo su valutazioni tecniche, anche perché poi ci sarà la sosta natalizia e non sussiste il problema di affrontare altre partite a stretto giro di posta. L’auspicio è che le valutazioni tecniche siano solo improntate sul favorire ogni giocatore che verrà mandato in campo ad agire secondo le sue caratteristiche e che non gli si chieda sacrifici in modo che si concentri solo su ciò che sa fare meglio. La disponibilità di un atleta va usata in emergenza assoluta e non quando c’è un compagno che ricopre il ruolo, così oltretutto si mette ogni membro della squadra davanti alle proprie responsabilità e ad una valutazione pubblica di capacità ed impegno profuso. Un conto è tutelare i propri giocatori un altro e preservarli da brutte figure quando potrebbero rendere di più, ovviamente questo può essere fatto solo ed esclusivamente se si mette il giocatore nella condizione di agire al meglio senza imporgli un modo di giocare che non è tipico del ruolo nel quale lo si schiera. Giusto per fare un esempio lampante l’attaccante deve pensare a segnare e non sfiancarsi, se non in qualche particolare occasione, a svolgere un lavoro di copertura. Va da sé che se ci sono giocatori ai quali in più occasioni si sono date delle chance e molto spesso non le hanno sfruttate allora li si confini in tribuna, tanto non contribuiscono adeguatamente alla causa; come lo si è fatto con Barreto se occorre lo si può fare anche con altri, almeno momentaneamente per far riflettere chi ha i numeri per dare di più. Il fatto poi che Perin e Perotti non saranno della gara è un piccolo vantaggio per il Torino, che ovviamente va sfruttato.

 

Il Torino pensi solo a se stesso e non si preoccupi se il Genoa giocherà schierandosi con il 4-3-3 o lo speculare 3-5-2, se in campo ci sarà Lestienne oppure Gasperini preferirà Edenilson o Kucka. Per una volta Ventura e i giocatori seguano le loro stesse parole, ripetute in tantissime occasioni, che se il Torino mette in pratica quello che sa fare può giocarsela con qualsiasi avversario. I rossoblu hanno dodici punti in più in classifica, hanno segnato il doppio dei gol e ne hanno subiti quattro in meno, infatti, occupano in coabitazione con la Sampdoria il quarto posto, è pacifico che siano più forti, però se allenatore e giocatori sono convinti di potersela giocare con qualsiasi avversario trovarsene uno più forte non dovrebbe essere un problema, anzi uno stimolo. Chiudere l’anno solare senza fare passi indietro in graduatoria forse non migliorerebbe più di tanto la situazione, però permetterebbe di ripartire con un briciolo di tranquillità in più in attesa che arrivino gli indispensabili rinforzi dal mercato.