Contro i friulani, Toro a trazione anteriore. Si insista sulle corsie laterali
Riuscito almeno per metà l'esperimento legato al 3-4-3 di Moreno Longo, che ha poi ammesso senza remore di continuare a tenere in considerazione la prospettiva di passare alla difesa a quattro, contro l'Udinese occorrerà insistere su un assetto che privilegi l'iniziativa offensiva. Prima che inizi il tour de force delle gare mission impossible - per quanto il Toro, nonostante l'annata ai limiti del disastroso, abbia saputo dare il meglio di sé proprio contro alcune delle big affrontate - contro Udinese e Cagliari il pieno di punti è quasi un obbligo. Altrimenti, si resterà probabilmente in apnea, nel migliore dei casi, fino alla fine del campionato.
Numericamente poche al momento, si sa, le frecce all'arco del tecnico granata, con Baselli ai box fino al termine, Ansaldi e Verdi ancora da recuperare, ci si muove verso una conferma in toto dell'undici titolare schierato contro il Parma. Squadra che pareggia (in casa) non si cambia? Alcuni elementi di crescita in termini di gioco, al di là della peculiarissima congiuntura della prima gara di restart, si è vista, e le offensive provenienti dalle fasce laterali, più efficaci rispetto al recente passato, hanno causato più d'un frangente d'apprensione ai ducali, salvatisi in un paio d'occasione solo grazie alle provvidenziali diagonali di Gagliolo. Con un De Silvestri, a cui proprio il terzino sinistro italo-svedese ha negato la gioia del gol, in buona condizione atletica, anche al di sopra delle ragionevoli aspettative, è ancor di più sulla sinistra che, con Belotti e Zaza chiamati a svolgere movimento senza palla in tutte le direzioni, alternandosi tra le posizioni di "nove" e "undici", il Toro cercherà di sfondare, grazie all'apporto di Berenguer. Nonostante il buon impatto di Ola Aina, entrato a metà ripresa, lo spagnolo è forte di una conferma pressoché sicura nella posizione di esterno di centrocampo sulla corsia mancina; più plausibile che il nigeriano sia schierato dal 1' sabato prossimo, per la prima trasferta granata del dopo-lockdown, sul terreno del Cagliari.
Quella friulana è una brigata che, se messa alle strette, tende ad arroccarsi, e a rischiare comunque il tracollo. Specie se lontana dalla Dacia Arena. Minor numero di punti complessivo e di media, anche sotto le cenerentole Brescia e SPAL, finora, per quanto riguarda le gare disputate fuori casa da De Paul e compagni (9 in 13 partite); terza difesa più perforata, con 25 gol subiti fuori dalle mura amiche, meglio solo di Lecce (30) e Genoa (29). La vittoria contro questa diretta concorrente, che, tutto considerato, appare come una piccola grande impresa, è linfa vitale di cui Longo e la sua truppa non possono proprio fare a meno. Non irresistibile, dice lo score registrato finora, la coppia composta da Okaka e Lasagna, mettere pressione sui friulani, soprattutto, lungo la prima mezz'ora di gioco, dovrebbe essere la chiave.