Confermarsi con il Cagliari è l’obiettivo-sfida del Torino
Quanti in tutta sincerità credevano che il Torino alla ripresa del campionato riuscisse ad ottenere due risultati utili consecutivi e a conquistare quattro punti con Parma e Udinese? Molto probabilmente chi si fida di Moreno Longo avrebbe potuto pensare che avrebbe fatto di tutto per rimettere insieme i cocci della squadra e che sarebbe riuscito a coinvolgere buona parte dei giocatori a seguirlo e questo avrebbe portato qualche punticino. Chi conosce bene Longo, in cuor suo e per il bene del Torino e dello stesso allenatore, sperava che riuscisse a ridare alla squadra un po’ di mordente e che liberasse le menti dei giocatori dalle zavorre che li facevano rendere meno di quanto possono. In buona parte questo si è verificato, basta vedere Meïté che sembra essere sulla strada per tornare ai livelli di quando era approdato al Torino nell’estate del 2018 oppure la difesa che in queste prime due partite è apparsa più solida e in generale quasi tutti commettono meno errori fatali.
Adesso è ovvio che con il Cagliari ci sarà la prova del nove. Infatti, la squadra è chiamata a riproporre in campo lo stesso tipo di atteggiamento che si è visto con Parma e Udinese e, anzi, anche maggiore determinazione sia nell’evitare di darei il fianco agli avversari sia nel produrre un gioco più offensivo e nel concretarlo. I sardi sono avversari ostici e vendono cara la pelle, pero, il confermarsi per il Torino è allo stesso tempo un obiettivo, per tornare dalla Sardegna con punti preziosi, e una sfida con se stessi, per dimostrare che quanto visto di buono nelle due gara precedenti non è un lampo nelle tenebre.
La salvezza per i granata è più che possibile e forse anche senza troppi patemi se continueranno su questa strada e miglioreranno le pecche che ci sono ancora. Partita dopo partita il ritmo gara sarà ripreso, ma si dovrà contrastare la fatica dovuta al giocare in media ogni tre giorni e solo se tutti si faranno trovare pronti e daranno il massimo allora anche questo scoglio può essere superato. Con spirito di sacrificio, reciproco aiuto in campo e tanta determinazione il finale di campionato può essere ben diverso da quello che è stata la prima parte della stagione. E vincere a Cagliari è una tappa importante.