Con la mentalità vincente si va dritti in serie A
Ventuno punti in palio per la serie A diretta sono potenzialmente a disposizione di Torino, Pescara e Sassuolo, mentre il Verona ne ha diciotto. La classifica attualmente vede Torino a 70, Verona a 66, Pescara a 65 e Sassuolo a 64, ovvero quattro squadre in sei punti e tutte che aspirano legittimamente ai primi due posti. Che i giochi siano ancora aperti non lo dicono solo allenatori, giocatori e dirigenti, magari con un pizzico di scaramanzia, ma lo dice il buon senso, alla luce anche degli scontri diretti Pescara-Torino (si giocherà il 12 maggio alle 18) e Torino-Sassuolo (15 maggio alle 20,45). Quanto poi conteranno realmente gli scontri diretti dipenderà dagli esiti delle partite precedenti: Torino-Crotone, Verona-Empoli, Gubbio-Pescara, Brescia-Sassuolo (in programma tra domani e sabato); Padova-Sassuolo, Pescara-Vicenza, Livorno-Torino, Reggina-Verona (il 1 maggio); Grosseto-Pescara, Verona-Livorno, Sassuolo-Crotone, Torino-Padova (tra il 5 e il 7 maggio); Livorno-Sassuolo, Pescara-Torino, AlbinoLeffe-Verona (il 12 e il 14 maggio).
Da tenere in considerazione c’è anche la sentenza di secondo grado sulla partita Padova-Torino, interrotta per black out allo stadio Euganeo il tre dicembre 2011 e poi ripresa undici giorni dopo per giocare l’ultimo quarto d’ora, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo visti i tempi di questa vicenda) essere emessa domani. Il giudice sportivo nella sentenza di primo grado aveva dato la vittoria a tavolino per tre a zero al Torino, poi il Padova ha fatto ricorso e quindi i tre punti per i granata al momento sono sub judice (locuzione latina che significa sotto il giudizio del giudice che viene utilizzata in giurisprudenza per indicare che una controversia è ancora aperta) e potrebbero restarci ancora per un po’ se ci fosse un ulteriore ricorso a seguito della sentenza di secondo grado.
Lasciando stare i discorsi legati alle vicende che si svolgono nelle aule giudiziarie, il Torino sabato deve affrontare il Crotone, squadra che ha ventisette punti in meno, di cui due di penalizzazione per irregolarità amministrative nei versamenti dei contributi Enpals ed Irpef a favore dei propri tesserati, ed una gara giocata in più, ma che è decisamente in salute. Infatti nelle ultime tredici partite, da quando Massimo Drago è subentrato in panchina a Leonardo Menichini, i calabresi hanno ottenuto quattro vittorie, otto pareggi e una sconfitta realizzando venticinque gol e subendone diciannove e se si pensa che nelle ultime cinque gare le vittorie sono state ben quatto e l’altro risultato è stato un pareggio allora la forza di questa squadra è ancora maggiore. Però se si va nello specifico, visto che il Torino giocherà in casa, allora i rossoblu sono un po’ meno stratosferici soprattutto in trasferta perché su sette gare disputate è vero che non hanno mai perso, ma hanno vinto solo con il Padova e per il resto sei pareggi con Juve Stabia, Empoli, Vicenza, Bari, Gubbio e Reggina. Per completare il quadro sulle forze in campo sabato all’Olimpico bisogna dire che nello stesso periodo i granata hanno disputato dodici partite, una in meno, vincendone sei, pareggiandone due e perdendone tre, incamerando gli stessi punti dei calabresi e realizzando diciotto gol e subendone otto. Stando a questi dati si direbbe che più o meno le due squadre si equivalgono, ma non è così se si analizzano le gare dei granata in casa che sono state sei di cui cinque vittorie con Vicenza, Nocerina, Sampdoria, Gubbio e Reggina e una sconfitta con il Verona con tredici gol all’attivo e sei al passivo. Quindi il Crotone in trasferta ha raccolto nove punti e il Torino in casa quindici: belle e spiegato perché il Torino è primo in classifica e il Crotone quattordicesimo. E’ vero come dice Ventura che nel campionato di B nulla è scontato e appena si abbassa la guardia si viene puniti, ma il Torino è la capolista solitaria di questo torneo e quindi senza arroganza o presunzione deve comunque essere consapevole che affrontare in casa il Crotone, per quanto in trend positivo, non è un ostacolo rilevante, ma una normalissima partita da giocare con la determinazione che permette di conquistare i tre punti.
Per essere primi in classifica bisogna battere gli avversari, per essere primi in assoluto occorre avere la mentalità vincente, la differenza può sembrare una sottigliezza, però è determinante e fa sempre la differenza.