Con la Coppa Italia s’inizierà a capire il potenziale del Torino
La prima partita ufficiale della stagione crea sempre aspettative, soprattutto se si tratta di una gara da dentro o fuori com’è la Coppa Italia. Da una partita non si può stabilire quanto squadra sia forte o meno, però dà già delle indicazioni, almeno sul carattere. Portare avanti due tornei come appunto la Coppa Italia e il campionato serve a tenersi in allenamento per quando ci saranno anche gli impegni internazionali con tanti più turni infrasettimanali. Il Torino la scorsa stagione ha assaporato che cosa vuol dire tornare a confrontarsi in Europa ed è andato vicino a ritornarci anche quest’anno, facendosi sfuggire per un soffio l’opportunità, poteva e forse avrebbe dovuto farcela, ma è andata diversamente, ormai è acqua passata, però in un discorso di crescita continua c’è i dovere di riprovarci con convinzione e chi vince la Coppa Italia in Europa ci va di diritto e per di più senza passare dai preliminari.
Il Pescara sarà anche una squadra di serie B, ma non va sottovalutato. Il Torino per quanto possa avere le gambe imballate dalla preparazione estiva e pur avendo immesso in rosa più di un giocatore giovane ha una squadra formata in modo alquanto equilibrato, con un buon mix fra giocatori esperti e altri di prospettiva, quindi ha le carte in regola per passare il turno. Nelle ultime stagioni in Coppa Italia i granata non hanno mai brillato, uscendo dal torneo subito alla prima apparizione o al massimo alla seconda. Questo trend deve cambiare, non perché la Coppa Italia deve essere il surrogato dell’Europa League, ma per quanto può valere.
Una squadra che è convinta dei propri mezzi e che ha voglia di emergere, nei fatti non a parole, non snobba mai nessuna partita e scende in campo solo per vincere. Il Torino ha la possibilità di avere la meglio sul Pescara, in questo caso alla prima partita ufficiale non si pretende il bel gioco, ma solo la concretezza del risultato, con il passare del tempo poi ci sarà tempo per il fraseggio elegante e le giocate di fino. I giocatori nuovi, soprattutto se giovani, possono sbagliare l’appoggio e magari anche mangiarsi un gol fatto, ma il tifoso del Toro è pronto a perdonare se vede che c’è il massimo impegno e la voglia di portare a casa il risultato, sta poi ai compagni più esperti prendere per mano la squadra e condurla alla vittoria. Glik, Moretti, Vives e/o Gazzi, Quagliarella e Maxi Lopez hanno la forza di trascinare il Torino a battere il Pescara, soprattutto i due attaccanti se avranno a disposizione abbastanza tempo per stare in campo, hanno numeri da vendere per riuscire a segnare e far passare il turno al Toro. I tifosi chiedono solo questo, nulla di più.