Con l'Inter a testa alta
E' risaputo, il Toro con le grandi offre le sue migliori prestazioni, perchè gioca in scioltezza sapendo di non avere nulla da perdere. E' chiaro, se dovesse uscire con le ossa rotta dal Meazza contro la prima della classe, i tifosi difficilmente perdonerebbero l'ennesimo scotto, ma può essere che il Toro riesca a mettere in difficoltà l'Inter. I nerazzurri, tra l'altro, non dovrebbero giocare con il coltello tra i denti perchè la Juve non gli morde più la coda, dopo la sconfitta di ieri sera ad opera di un superlativo Cagliari che, in questo momento, sta giocando il miglior calcio, pur senza avere grossi nomi nella rosa. Mette malinconia e anche un po' rabbia vedere il portiere Marchetti e l'attaccante Acquafresca fare bene in un'altra squadra, considerando che il primo non è stato affatto tenuto in considerazione quando è stato al Toro, mentre la punta di Alpignano è stata persa con il fallimento. Come dispiace vedere Quagliarella segnare gol strepitosi come quello di ieri contro il Napoli (tra l'altro sabato era il suo compleanno, nato lo stesso giorno di Rosina, speriamo porti bene anche a Rosinaldo), pensando che anche lui è un rimpianto granata. Ad ogni modo fare dietrologia non porta a nulla di concreto, se non qualche rammarico e due note d storiografia.
Difficilmente Novellino schiererà il tridente, ma tornerà ad un più semplice 4-4-2 con Rosina dietro a Bianchi (o Amoruso) e la difesa composta dagli unici due rinforzi giunti finora in granata, Rivalta e Dellafiore. Rubin dovrebbe rientrare come titolare, così Zanetti sarà nuovamente titolare.
Mourinho potrebbe propendere a far giocare Cruz a fianco di Ibra, con il baby Santon confermato in difesa. Certo, a leggere la probabile formazione dell'Inter, vengono i sudori freddi, ma il Toro ha dimostrato finora di giocare meglio in trasferta, dove sente meno la pressione e il peso del fattore campo. Dunque non è affatto scontato l'1 sulla schedina.